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Bologna, attacco hacker alla società: rubati dati e documenti dei giocatori

IL CASO

Al club rossoblu sono stati sottratti documenti con dati sensibili di calciatori, staff e dirigenti. Gli hacker hanno rivendicato l’attacco informatico nei giorni scorsi, affermando di possedere circa 200 giga di dati personali: minacciano di pubblicare tutto se il Bologna non pagherà un riscatto. Sulla vicenda si attende un comunicato da parte del club

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Il Bologna è stato vittima di un attacco informatico e ha subito un ingente furto di documenti da parte di hacker. I documenti illegalmente sottratti al club rossoblu conterrebbero contratti e cartelle sanitarie dei calciatori, dello staff e dei dirigenti, ma anche documenti personali, dati bancari e informazioni su conti privati e di bilancio della stessa società. L’attacco informatico è stato rivendicato dal gruppo hacker RansomHub, non nuovo ad azioni come quella subita dal Bologna: furti di dati di aziende e società, a cui segue la minaccia di pubblicazione sul web. La mole di dati in possesso degli hacker “peserebbe” circa 200 giga: la minaccia è di renderli pubblici se entro il fine settimana il club non pagherà un “riscatto”. Si attende una presa di posizione ufficiale del Bologna, che ha già denunciato il furto alle autorità giudiziarie e al Garante per la privacy.  

La nota del club: 

"La società Bologna Football Club 1909 S.p.a. comunica che i propri sistemi di sicurezza sono stati recentemente oggetto di un attacco informatico di tipo ransomware, su un server in cloud e nel perimetro interno. Tale azione criminosa ha comportato il furto di dati aziendali che potrebbero essere oggetto di pubblicazione. Si diffida pertanto chiunque ne venisse in possesso dal diffondere ovvero condividere ovvero fare qualsiasi altro utilizzo di tali dati in quanto provenienti da reato."