Gasperini dopo Atalanta-Milan: "Gol De Ketelaere regolare. Sullo sfogo di Fonseca..."

Serie A

L'allenatore dell'Atalanta (ancora in tribuna per squalifica) commenta il successo contro il Milan: "Credo che la vittoria sia meritata perché nel secondo tempo noi non ci siamo accontentati. Scudetto? Se tra venti partite saremo ancora lì avrebbe un senso". Sullo sfogo di Fonseca: "C'è il tentativo di parlare di altro e non della partita"

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Ha dovuto assistere alla partita dalla tribuna perché non aveva ancora terminato di scontare la squalifica, Gian Piero Gasperini si gode il momento dell'Atalanta attualmente prima in classifica e con 34 punti dopo 15 gare: "Per noi è una grande vittoria arrivata contro una squadra che ha giocatori molto forti - dice - L'abbiamo vinta in modo strameritato, con tutti i numeri a nostro favore. La partita è stata difficile, ma credo che la vittoria ci stia tutta". Nello specifico della gara: "Siamo partiti con un'occasione per il Milan, poi ne abbiamo avuta una noi. Dopo il vantaggio abbiamo preso una brutta infilata, la loro velocità ci impensieriva ma siamo sempre riusciti a chiudere - spiega ancora - Abbiamo costruito con lucidità ed evitato il loro pressing, costruendo ottime situazioni. Nel secondo tempo loro hanno fatto meno, mentre noi non ci siamo mai accontentati. Non abbiamo mai perso tempo, non ci siamo mai buttati a terra, abbiamo sempre provato a fare gol".

Sullo sfogo di Fonseca e l'Atalanta da scudetto

Fonseca ha protestato duramente per la conduzione della gara da parte dell'arbitro che, secondo l'allenatore del Milan, avrebbe penalizzato i rossoneri: "C'è il tentativo di parlare di altro e non della partita. Io non ho avuto questa sensazione, il gol di CDK è stato splendido, è andato altissimo - dice - Non ricordo altri episodi contestati, se non qualche rimessa laterale. Io sono straconvinto che abbiamo meritato la vittoria e siamo anche molto felici di questo". E ora non si può non pensare allo Scudetto: "Non ci siamo mai trovati primi in classifica dopo tante partite e lasciamoglielo cantare. Poi la gente qui a Bergamo ha molto i piedi per terra: siamo lì, c'è festa, se tra venti partite saremo ancora lì avrebbe un senso ma così è solo una manifestazione di gioco e anche giustificata".