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Designatore arbitri Rocchi: "Sul Var a chiamata siamo aperti alle novità"

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Le parole del designatore arbitrale, intervistato a Radio Rai: “Rigorini? Stiamo cercando di combatterli ma nelle ultime giornate siamo tornati a dare quelli giusti. L'importante è fischiare un rigore quando c'è qualcosa di importante”. Sul var a chiamata, "siamo sempre ben aperti per eventuali modifiche e novità"

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I cosiddetti “rigorini” e gli errori fatti in questo girone d’andata di campionato, gli interventi del Var e l’ipotesi del Var a chiamata. Il designatore arbitrale Gianluca Rocchi, intervistato dalla redazione sportiva su Radio 1 Rai, fa un bilancio del 2024: “È stato un anno molto complicato – le parole di Rocchi- Questo lavoro, che coinvolge 152 persone, non lascia spazio per rifiatare; è un lavoro sicuramente complesso e impegnativo, quello del disegnatore, quasi mai elogiato e spesso criticato. Anche i piccoli momenti di soddisfazione spesso sfuggono, ma un ruolo di così grande responsabilità non permette distrazioni". Poi è subito il momento di affrontare i temi che maggiormente hanno suscitato polemiche, ad esempio quello dei 'rigorini'. “È chiaro che sono quei rigori che noi stiamo cercando di combattere - ammette Rocchi - abbiamo avuto una giornata in effetti brutta, la settima in cui ne abbiamo dati nove e qualcuno veramente inappropriato. Però, specialmente nelle ultime giornate, siamo tornati a dare quelli giusti. L'importante è fischiare un rigore quando c'è qualcosa di importante, perché può decidere il risultato". La curiosità è che, a questo proposito, Rocchi ai suoi ha sempre dato un consiglio. "Dico sempre ai miei arbitri che quando la pancia vi dice rigore, nel 98% di casi è rigore. Per esempio, in Cagliari-Atalanta non ne è stato dato uno, perché l'arbitro si è fatto portare, non dalla pancia, ma da un ragionamento sul rimpallo: se avesse seguito la pancia, avrebbe concesso il rigore". Ovviamente ci sono stati anche degli errori, come quello non dato in Atalanta-Udinese. “È   stato un errore di superficialità, mi è dispiaciuto -le parole del designatore- perché è un errore evitabilissimo e queste cose dobbiamo eliminarle, perché così ci facciamo del male da soli".   

Rocchi, intervento del Var e Var a chiamata

Altro tema oggetto di polemiche è stato sicuramente gli interventi del Var. "Deve essere usato solo per episodi chiari e seri. Non dobbiamo fare moviola -spiega Rocchi- E sul Var a chiamata non possiamo rispondere noi, che siamo sempre ben aperti per eventuali modifiche e novità". Ed è bene anche far capire, sostiene il designatore, che "il Var a chiamata deresponsabilizza molto, mettendo la responsabilità della chiamata in capo al club o all'allenatore di turno". Così Rocchi ritiene che "invece noi dobbiamo lavorare cercando di costruire ragazzi di fronte al monitor, che siano capaci di decidere, di scegliere quando intervenire o meno da Lissone, cioè quando un episodio è chiaramente errato o no". "Stiamo facendo un buon lavoro generale, abbiamo avviato collaborazioni con l'Associazione Allenatori e l'Associazione Calciatori per far comprendere meglio le dinamiche del gioco ai nostri arbitri”.