Hasa, dall'Azzurro della Nazionale a quello del Napoli: la sua storia

Chi ha tempo non aspetti tempo, dice un vecchio proverbio. Anche perchè, è denaro. E allora meglio anticipare la concorrenza, spendendo meno, spendendo meglio. Ecco, tutto questo ha un nome ed un cognome: Luis Hasa. E in qualche modo anche un soprannome: 'Il nuovo acquisto del Napoli'. Era un pupillo di Giovanni Manna ai tempi della Juventus Next Gen e adesso ha deciso di portarlo nella sua avventura al Napoli dove sotto la guida di Antonio Conte può sprigionare tutto il suo potenziale. Ma effettivamente, chi è Luis Hasa? Cominciamo col dire che ha compiuto 21 anni appena qualche giorno fa, il 6 gennaio. Classe 2004, sboccia nella cantera della Juventus. I bianconeri lo vedono giocare in provincia di Asti e a meno di sette anni compiuti decidono di puntare su di lui. Tutte le giovanili, poi la Next Gen come dicevamo prima e poi qualche piccolo assaggio di prima squadra con Allegri che lo ha fatto debuttare in amichevole, ad agosto 2023, contro l’Atalanta. La stagione 2023/24 con l’Under 23 bianconera lo ha visto in campo per 38 volte, segnando due gol e fornendo sei assist. Poi in estate il passaggio al Lecce dove sperava di trovare spazio e soprattutto quell’esordio in Serie A tanto atteso. Attesa che però continua, visto che giocherà solo una volta in Coppa Italia senza mai però assaggiare il prato del campionato. Le caratteristiche Bene, questi sono i numeri. Ma dove gioca? In tutto il centrocampo praticamente. Sa fare il trequartista, la mezzala e il regista. E alcune volte è stato impiegato anche da esterno. Ecco perchè il Napoli ha voluto anticipare tutti. Perchè Hasa è il classico giocatore promettente che va seguito da un buon allenatore per poi esplodere definitivamente fra qualche anno. Oltre alla duttilità che piace tanto ad Antonio Conte, Hasa è bravo anche nel giocare senza palla, muoversi negli spazi creando superiorità e ha qualità nei passaggi. Non ha fatto tantissimi gol in carriera, l’apice è stato nella stagione 2022/23 quando ne ha segnati sei in 30 presenze. Non male, ma è stato un caso isolato visto che solitamente ne mette due o tre a referto stagionale. A Conte e al suo staff toccherà proprio migliorare il suo lato da finalizzatore che può certamente migliorare viste le altre qualità di cui dispone. Negli ultimi anni si è allenato parecchio anche nel battere i calci piazzati, che male fa! Da buon Juventino il suo idolo è Cristiano Ronaldo, che è riuscito ad incrociare quando CR7 ha vestito la maglia bianconera. Luis una volta si è avvicinato a lui, ad un evento natalizio, e si sono scattati una foto. È stato il ragazzo stesso ad aver raccontato questo avvenimento e la sua emozione. Il portoghese non è il solo però, ma in buona compagnia di Don Andres Iniesta e di Luka Modric Il regalo dei 18 anni è la Nazionale Lui l’azzurro lo ha già vestito diverse volte. Non l’azzurro Napoli ma forse un azzurro - con tutto il rispetto parlando - più bello: l’Azzurro Italia! Lo ha fatto tardi però, non tanto per una questione di meritocrazia o perchè non era pronto a quel tipo di responsabilità, ma a causa di una legge: se sei figlio di extracomunitari non puoi giocare in Nazionale fino alla maggiore età. E allora Hasa, nato a Sora ma da genitori albanesi ha dovuto aspettare più di tanti suoi compagni prima di poter realizzare quel sogno che ogni bambino che corre dietro alla bottiglia - prima ancora che al pallone - ha nel cassetto. Una volta indossata, Hasa si è ripreso con gli interessi quello che forse meritava già qualche anno prima: eletto miglior giocatore dell’Europeo Under 19. Quello che - lo ricorderete sicuramente - nel 2023 ha riportato in Italia il trofeo di categoria a distanza di 20 anni dall’ultima volta. Ecco, quindi Campione d’Europa e miglior giovane. E sapete perché? Perché è stato semplicemente il migliore di tutti. Leader in campo e fuori. Per larghi tratti l’Italia l’ha trascinata lui, grazie al gol decisivo per il pareggio contro la Polonia ai gironi, e ai quattro assist. Il tutto, in cinque partite. La sua crescita con gli Azzurrini naturalmente non si è fermata lì ed è stato convocato con l’Under 20 prima e con l’Under 21. Insomma il talento non manca e in parte anche l’esperienza vista anche la parentesi, seppur breve, con i grandi della Juventus. Il successo in Nazionale ha contribuito ad accrescere le sue innati doti da leader, il Lecce invece doveva essere il trampolino di lancio definitivo. Invece è stato un piccolo stop, complici anche dei piccoli problemi fisici. Adesso tornerà alle origini, sotto gli occhi di quel Giovanna Manna che lo ha visto, veramente, muovere i primi passi alla Juve. La sua è una mossa audace, ma estremamente sensata. Con un centrocampo già ben assortito, il Napoli inserirà qualità e creatività, soprattutto in vista del futuro.

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