Milan-Inter, la conferenza di Conceiçao: "Lette tante bugie che mi infastidiscono"
Giornata di vigilia in casa Milan in vista del derby. Sergio Conceiçao ha presentato così la sfida: "Lette tante bugie che mi infastidiscono. Gimenez? Non è ancora ufficiale, il mercato di gennaio comunque dura troppo. Tomori sarà a disposizione domani. L'Inter è fortissima, si conoscono bene da anni". Milan-Inter sarà in diretta domenica alle 18 su Sky Sport Calcio, Sky Sport Uno, Sky Sport 4K, Sky Sport 251 e in streaming su NOW
24 ore al derby di Milano (diretta su Sky Sport Calcio, Sky Sport Uno, Sky Sport 4K, Sky Sport 251 e in streaming su NOW). Giornata di vigilia, dunque, per il Milan, con Sergio Conceiçao che si prepara alla sua seconda stracittadina sulla panchina rossonera dopo la vittoria in Supercoppa. L’allenatore portoghese ha presentato la sfida ai microfoni di Sky Sport:
Finalmente si sospendono un po' i discorsi di mercato. L'ho visto più sorridente in conferenza, passa il tempo e migliora la confidenza con Milanello?
"Non sto qui da tanto. È un mese, ma mi sembra molto di più, perché sono 24 ore su 24 qui a Milanello. Cerchiamo di lavorare e migliorare tutti i giorni, in un ambiente che non è facile, perché lavoriamo in un club dove non si può perdere o pareggiare. In questo momento c'è il mercato aperto, tante notizie che vengono da fuori che è difficile controllare. Noi cerchiamo di focalizzarci sulla partita che è la cosa più importante, dopo se vinciamo le cose diventano più leggere"
Lei in conferenza ha detto che non è arrabbiato, ma è il suo modo di fare...
"È proprio così. Vivo la mia professione con passione, con una voglia incredibile di avere il successo che tutti sognano. Come ho detto in conferenza, ho avuto 12-13 club di tutto il mondo che mi hanno chiesto di lavorare con loro, al Milan non potevo dire di no. E non si parla di soldi, ma di passi in avanti di carriera. Abbiamo vinto già una coppa, le altre competizioni sono tutte aperte, e siamo qui per vincere e raggiungere questi obiettivi. So che non è facile perché il campionato italiano è molto difficile, in Champions giocano le migliori al mondo e in Coppa Italia ci proveremo contro la Roma. Penso che con questa chiusura di mercato le cose diventano più tranquille e dobbiamo concentrarci in questi 4 mesi per riuscire"
Domani i tifosi sospendono la contestazione e tornano a cantare per il Milan. Come lo colloca il derby di Milano nel mondo?
"È uno dei più visti al mondo. Io ho vissuto altri derby, sia in Italia che fuori, ma è uno di quelli più importanti al mondo. Sarà il mio primo qui a San Siro col Milan e sono contento per questo, anche con una grande responsabilità. Non è il momento migliore, ma questo ci deve dare forza"
Come vede la partita di domani?
"È una squadra fortissima che si conosce troppo bene. I giocatori si conoscono bene, anche l'allenatore, sempre con questo modello di gioco ma con delle situazioni diverse all'interno della partita. Cercano di creare questa mobilità, hanno due giocatori davnti molto importanti, centrocampisti che si inseriscono e sanno dare qualità, due terzini che danno difficoltà alla squadra avversaria. Sappiamo la loro forza, ma anche che possiamo approfittare delle debolezze che hanno, come tutte le squadre del mondo".
Termina qui la conferenza stampa
Noi stiamo giudicando il suo lavoro dopo un mese. Da che parte bisogna guardare il suo lavoro? Dal lato razionale o emozionale?
"La sensazione è diversa, perché all'inizio di stagione hai più tempo per lavorare su tutto. Sul piano emozionale ho cercato di portare quello che sono io: a Riad hanno capito bene che abbiamo bisogno di energia positiva, che dobbiamo avere gli occhi con la voglia di giocare come ce l'hanno i bambini. E questo cerco di trasmetterlo ogni giorno, perché sono proprio così. A livello di gioco sento che siamo ancora a una distanza importante da quello che voglio io. A me piace la squadra corta, che pressa alto, che c'è intensità e permette poco agli avversari, creando tanto. Non ho ancora i giocatori per fare quel tipo di gioco e cerchiamo di fare un qualcosa di diverso, cerchiamo l'equilibrio. Se vogliamo dare intensità non è facile. Anche l'aggressività si allena, ma non abbiamo tanto tempo. La positività e l'energia l'abbiamo tutti"
L'Inter sta vivendo un momento sereno, mentre qui un po' di frizzantezza c'è in giro. Quale situazione porterà a migliorare la prestazione in campo?
"In queste partite non c'è un favorito. Quando l'arbitro fischia, la partita ha la sua storia. Chiaro che se non ci fosse il mercato di mezzo era meglio, ma questo non è possibile e dobbiamo focalizzarci solo sul nostro livello e dare la vita per la partita. Il derby di Supercoppa è passato, questa sarà una partita diversa secondo me"
Secondo me quella che la preoccupa davvero è l'assenza di Fofana. C'è un sostituto in rosa che possa fare quel lavoro?
"Io vorrei avere tutti a disposizione, certamente. Non sarà possibile, giocherà un altro con piena fiducia. Così Fofana si riposa un po'"
Ha parlato con Morata in questi giorni? È stata una scelta del ragazzo o presa in comune?
"Io parlo tutti i giorni con i giocatori. Con Alvaro ho parlato, le situazioni di mercato sono quelle che sono. Per fare un matrimonio devi avere la volontà della sposa, dello sposo e anche del prete. Non so se ha capito (ride ndr)"
La preoccupa di più la forza dell'Inter o l'atteggiamento della sua squadra?
"Io sono sempre più preoccupato su quello che facciamo noi, poi diamo un'occhiata all'avversario perché i punti di forza sono tanti ma ci sono anche punti deboli. Sono situazioni strategiche su cui stare attenti, ma il focus principale è su di noi"
Il suo amico Inzaghi anche oggi ha ripetuto che ha perso il derby in Supercoppa perché il primo gol era irregolare. Cosa ne pensa?
"Non dico niente, la mia opinione è un'altra, ma il tempo è passato. Avrà le sue idee Simone, anch'io delle volte non sono stato d'accordo con gli arbitri. Non mettiamo tutta la partita su quest'episodio perché non è giusto"
Tutti parlano del suo temperamento, l'hanno definita il Conte portoghese. È il caso di essere sempre così sull'orlo di una crisi di nervi o il Milan avrebbe bisogno di apprendere anche un po' di serenità nei rapporti?
"Le persone confondono la non tranquillità con la passione. Io sono così, vivo le partite con emozione e passione. Non vuol dire che sono arrabbiato, a volte lo sono, il mio carattere è così e non so se riesco a cambiare. Questo non ha a che fare col nervosismo della squadra, sono io che vivo le partite in maniera sempre passionale. È il mio modo di essere, anche se vinciamo 4-0"
Come stanno Gabbia e Thiaw? Come ha visto Walker? Chi sarà il centravanti?
"Walker sta bene, fisicamente è a posto ed è una soluzione per domani. Thiaw ha fatto il primo allenamento oggi, non è in condizioni fisiche ottimali, si capisce. Anche per Gabbia il primo allenamento oggi dopo Zagabria: è uscito all'intervallo per una botta al polpaccio, non per l'errore. Gli errori li facciamo tutti. Sono comunque a disposizione entrambi per domani. E in attacco vediamo"
Lei è qui da un mese ed è partito con la vittoria in Supercoppa. Si aspettava dopo quel trionfo di avere ancora delle difficoltà importanti? Crede di essere riuscito a lasciare un segno finora nella squadra oppure fa ancora fatica a farsi seguire dal gruppo?
"La mia sensazione è che c'è tanto da migliorare. Ma ogni allenatore vuole la perfezione, noi dobbiamo lavorare qui per avere la base. Come allenatore ho sempre le valigie pronte, non ho parlato con altri club in questi mesi dove avrei guadagnato di più e sono venuto qui perché credevo in questa cosa. So che è uno dei momenti peggiori della storia, ma sono cosciente che c'è la base per lavorare e ripartire"
Era una rivoluzione necessaria quella del Milan?
"Cambiare uno o due giocatori non è tanto. Tirare queste conclusioni prima del derby, dove c'è tanto da migliorare nella mia testa... Pensare a questo non mi va, se volete una conferenza per parlare solo di mercato lo farò, promesso"
Tomori come lo considera? Gimenez?
"Non è ancora ufficiale, quindi non ne parlo. Ho piena fiducia in Tomori e può giocare"
In questi giorni sono state dette tante inesattezze secondo lei. Si riferisce al clima nello spogliatoio? Qual è la situazione?
"Non parlo di cose dentro al gruppo. Dobbiamo concentrarci su di noi, a fare una bella partita e vincere. Questo è un periodo delicato, perché si parla tanto di mercato e di altre cose, e quando arriva un risultato negativo come in Champions ancora di più. Lo sappiamo. Le critiche ci stanno, il mio lavoro è migliorare. Per me è importante parlare di Inzaghi, di un grandissimo allenatore, del 3-5-2, del lavoro con e senza palla. Quello è l'importante"
Sono stati dei giorni atipici soprattutto per il mercato. Arriva Gimenez e ci saranno partenze importanti. Come ha vissuto tutto questo da allenatore? Come ha preparato sul campo una partita così delicato in questo contesto?
"Un mese aperto di mercato è troppo, anche per la testa dei giocatori. Non è stato positivo con così tante partite e poco tempo per lavorare. Noi sappiamo cosa fare, stiamo lavorando tanto sulle situazioni da gioco che sono quelle che mi interessano. Poi vedo tante cose scritte, bugie su bugie, che mi infastidiscono. Io sono sempre qua davanti a voi, se avete qualche dubbio io ve lo dico. Ma le bugie fanno male, perché i giocatori con i social sanno tutto e non è facile gestire un gruppo così quando invece dobbiamo lavorare sulle cose di campo, le altre non mi appartengono. Solo con le migliori condizioni posso vincere"
Domani è la sua nona partita da allenatore del Milan. A Riad il primo tempo era stato molto equilibrato, è una cosa importante anche in vista di domani?
"Sì, quest'equilibrio è importante a livello di organizzazione. Io avevo già affrontato l'Inter col Porto, non è cambiato molto perché l'allenatore è già da tanto che lavora con loro. E questo aiuta, è qualcosa di positivo per loro. Noi dobbiamo capire che cosa fare per poter contrastarli quando hanno il pallone e quali sono le loro debolezze"
Inizia ora la conferenza stampa.
Tra pochi minuti inizierà la conferenza stampa di Sergio Conceiçao
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