Torino-Milan, Conceiçao: "Errori da circo. A Milanello notte e giorno per il 4° posto"
MILANL'allenatore del Milan non riesce a capacitarsi della sconfitta di Torino: "Loro sono andati in vantaggio senza nemmeno tirare, paghiamo sempre errori non forzati. Inutile parlare di scelte di formazione, sostituzioni o strategie". Guai però ad abbassare la guardia: "In momenti come questi dobbiamo stare ancora più uniti. Ognuno si deve prendere le sue responsabilità, la stagione non è finita e io lavorerò giorno e notte per il quarto posto"
"Mi dispiace per i tifosi presenti, per queste ultime partite. Se vediamo gli ultimi 12/15 gol subiti sono errori non forzati dall’avversario, non frutto di scelte di formazione o di strategie sbagliate. Oggi il Torino era in vantaggio senza aver tirato in porta, dobbiamo essere più forti delle cose che ci stanno succedendo. Ogni situazione strana la paghiamo e per i giocatori non è facile". Sergio Conceicao commenta così la sconfitta contro il Torino. "Il migliore in campo è stato il loro portiere. Le statistiche parlano chiaro, ma gli episodi ci hanno penalizzato e a maggior ragione dobbiamo stare tutti uniti". Sulla sostituzione di Leao all'intervallo: "Rafa non era al meglio, la mia è stata una scelta tecnica, abbiamo tanti giocatori e tutti sono importanti. Quando si prendono gol così ridicoli con errori da circo ogni squadra soffre, non mi soffermerei sulle scelte o sui cambi, è frustrante per me, per i tifosi e per chiunque lavora nel club", commenta il portoghese.

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"Ci dobbiamo prendere le nostre responsabilità"
L'ex allenatore del Porto però non si dà per vinto e aggiunge: "Voglio dire una cosa con il cuore. Oggi non è finita la stagione, noi siamo qua, forti abbastanza per chiudere la stagione al quarto posto. Starò a Milanello a lavorare giorno e notte, non mi frega niente, farò ore e ore per qualificarci in Champions". Un invito anche ai giocatori: "Mi prendo tutte le responsabilità davanti a tutti, perché sono la faccia della squadra, poi ognuno in spogliatoio si prenda le sue. Dobbiamo guardarci in faccia e vedere cosa non sta andando, accettando quello che è capitato oggi e nelle ultime partite. Ci vuole orgoglio. Bisogna andare a casa pensando che c'è allenamento e che si deve dare il meglio di noi stessi". Sui fischi e i cori dei tifosi a fine partita: "I tifosi hanno ragione, normale che ci siano grandi esigenze in un club storico come il Milan, che attacchino la società, me o la squadra non fa differenza, siamo tutti uniti".
