Juve, questo il piano per un grande finale di stagione

Motta tira dritto. Come aveva detto in conferenza alla vigilia della partenza per Cagliari: “Posso fare autocritica, ma la strada è quella giusta”. La serata in Sardegna riporta sorrisi e fiducia alla Continassa. Leggera e luminosa tanto quanto era stata pesante e buia la notte di Eindhoven. In Serie A la Juve viaggia a 'forza 4'. Come le vittorie consecutive in campionato. Il Cagliari cade dopo Inter, Empoli e Como. Un percorso netto a febbraio che è per tradizione il mese più fruttuoso per Thiago Motta, che la scorsa stagione aveva dato una scossa al campionato del Bologna proprio in questo periodo. La Juve ha segnato 8 gol e ne ha subìti appena 2 in questo parziale, tornando a una media simile a quella di inizio stagione in difesa, dopo settimane di fragilità che ne avevano condizionato la classifica. Così è tornata anche al quarto posto, che sarà l’ultimo a disposizione per la prossima Champions. Va detto che la percezione del rendimento è stata peggiore della realtà, perché la Juventus è stata tra le prime 4 per 11 giornate su 26, quasi la metà del campionato. Se il gruppo ha dimostrato con l’atteggiamento battagliero sul campo di avere fiducia nel futuro, il protagonista è stato chi prima della trasferta di Cagliari era stato messo a sedere in panchina 8 volte nelle ultime 9 partite. Ancora più significativo il fatto che il migliore in campo sia stato Dusan Vlahovic. Il serbo ha segnato il gol numero 55 da quando veste la maglia della Juventus, entrando nella top 30 dei migliori marcatori della storia bianconera. Quello di Cagliari è stato il 14esimo gol in stagione, con una media di 1 rete ogni 154 minuti. Per intenderci, meglio sia di Lukaku sia di Lautaro Martinez. Il peso del centravanti è in due dati: 6 partite sbloccate e addirittura 7 gol decisivi ai fini del risultato. Al di là dell’opzione di schierarlo insieme a Kolo Muani, col francese spostato sulla fascia, Thiago Motta può sfruttare un attacco dalle mille risorse per un finale di stagione ambizioso. Perché in caso di vittoria col Verona, e prima dello scontro diretto con l’Atalanta della 28esima giornata, la Juve potrebbe trovarsi addirittura a 6 punti dal primo posto se Napoli e Inter dovessero pareggiare lo scontro diretto. Un risultato impensabile solo un mese fa e che va in parallelo con l’ipotesi di una rimonta stimolante. Magari non per lo scudetto ma per qualcosa di più del quarto posto. A patto che la Juve tenga alto il ritmo, non solo con il pressing e l’intensità vista sul campo a Cagliari, ma anche con quella continuità di risultati vista nell’ultimo mese in campionato. Intanto, al netto dell’eliminazione dalla Champions, la Juventus resta in corsa su due fronti. Mercoledì ci sarà la sfida con l’Empoli: in palio la semifinale di Coppa Italia, da giocare eventualmente contro il Bologna, dunque con un possibile ritorno al Dall’Ara per Thiago in una sfida da dentro o fuori. Di certo mancherà Savona, out circa due settimane per un’elongazione alla coscia. Rientrato invece l’allarme per Cambiaso, che si era fermato a Cagliari a causa di un fastidio al pube. Pessime sensazioni per Douglas Luiz. Nelle prossime ore gli esami al J Medical stabiliranno l’entità dell’infortunio alla coscia, ma a Sky Sport risulta che un primo controllo lasci pochi dubbi: lesione muscolare alla coscia con probabile rientro tra un mese, dopo la sosta. Una sosta che Thiago Motta vuole passare in piena zona Champions. L’obiettivo è fare percorso netto con Verona, Atalanta e Fiorentina prima della pausa, così da giocarsi il rush finale di 9 partite senza assilli di classifica. Magari affidandosi ancora all’istinto da bomber di Vlahovic.

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Paolo Aghemo