Kolo Muani: "Restare alla Juve? Perché no, è il club che mi ha aperto le porte"
JUVENTUSIntervistato da Repubblica, l'attaccante bianconero è raccontato dagli inizi della carriera: "A 16 anni ero stato a un passo da Cremonese e Vicenza, forse l'Italia era nel mio destino". Nessun rimpianto finora: "Come nella finale dei Mondiali contro l'Argentina, se avessi segnato sarei entrato nella storia". E tra presente e futuro: "Ho ancora un contratto col Psg, la mia volontà è giocare e divertirmi. Se le cose alla Juve continuano così, perché non restare?"
Cinque gol nelle prime tre partite giocate in bianconero, impatto straordinario per uno dei colpi della Serie A nel mercato invernale. Randal Kolo Muani si è subito preso la Juventus, club che l'ha preso in prestito dal Psg. Difficile immaginare quale sarà il futuro del 26enne francese, attaccante intervistato da Repubblica: "A differenza di Mbappé, nato anche lui a Bondy pochi giorni dopo di me, io ho dovuto fare provini e a 16 anni sono finito in Italia. Ero stato a un passo da Cremonese e Vicenza, forse l'Italia era nel mio destino. Erano le uniche due squadre a volermi anche se poi ho fatto provini con Rennes e Nantes, che mi ha preso. Ero naif, il pallone era solo divertimento e in campo facevo la prima cosa che mi passava per la testa. Il primo allenatore a convocarmi coi grandi fu Conceiçao: mi disse che avrei dovuto allenarmi di più perché vedeva in me un grande potenziale". Un salto nel tempo che lo porta alla finale del Mondiale in Qatar e alla parata del 'Dibu' Martinez: "Fu tutto così veloce e un po' folle, se avessi segnato sarei entrato nella storia. Ho immaginato mille volte che sarebbe potuta andare diversamente: sono riuscito a riprendermi. Ma non ho rimpianti, è il calcio".

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"Il calcio è istinto e divertimento"
Nel corso dell'intervista, Kolo Muani prende le distanze dallo status di top player ("Sono un buon giocatore") e spiega i motivi del fallimento al Psg: "Sono francese, pagato 90 milioni e non ho retto la pressione. Ma ho ottimi rapporti con Luis Enrique, mi ha dato opportunità. Il Psg non può essere un capitolo chiuso, ho ancora un contratto con loro". E un futuro alla Juventus? "La mia volontà è di giocare e divertirmi. Se le cose continuano così, perché no? La Juve è il club che mi ha aperto le porte. Avevo parlato molto con Motta prima di venire, questo mi ha convinto a firmare. E non pensavo che i miei esordi riuscissero così bene...". E infine sul suo ruolo e la visione del calcio: "Sono un attaccante e devo essere polivalente al centro come in fascia. Preferisco giocare negli spazi in velocità. Il calcio è un divertimento diventato mestiere, devo viverlo in modo professionale conservando però l'istinto".

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Luis Enrique: "Non ho aiutato Kolo Muani come avrei voluto"
Le parole di Kolo Muani nell'intervista di cui sopra sono state riportate anche all'allenatore del Psg Luis Enrique, che in conferenza ha risposto così: "Kolo Muani è un grande giocatore. È difficile arrivare al Paris Saint-Germain, non posso che avere parole positive per lui, come per tutti quei giocatori che non sono riuscito ad aiutare come avrei voluto".