Le pagelle ragionate della trentunesima giornata di Serie A

La palla l’ha alzata Inzaghi. Se Conte a Bologna fa una giocata da tre punti, il Napoli sale a -1 dall’Inter. Con una carica mica male. Altra cosa, per l’allenatore del Napoli, sarebbe stata giocare contro la squadra più in forma del campionato, quella di Italiano, partendo da -6 punti da Simone, che era in vantaggio di due gol a Parma, a mezz’ora dalla fine, ma aveva già cominciato a disarmare la sua squadra: fuori Bastoni nell’intervallo e poi anche DIMARCO, come sempre tra i migliori e autore dell’assist del vantaggio. Appena uscito Dimarco, il Parma ha ridotto lo svantaggio col primo gol in serie A di BERNABE’ , e cinque minuti dopo Farris – in panchina al posto dello squalificato Inzaghi ma seguendo il solito piano tattico stabilito a priori – ha tolto anche CAHLANOGLU e LAUTARO . Insomma Simone Inzaghi ha rinunciato al campo e alla vittoria, sfuggita per il gol dell’interessante ONDREJKA . Il migliore dell’Inter alla fine risulta SOMMER che salva almeno due grandi occasioni e alla fine non subisce il terzo gol solo perché PELLEGRINO sbaglia la mira. Ma alla ditta INZAGHI&FARRIS è giusto consegnare stavolta un bel 4. Non è la prima volta che i cambi peggiorano la squadra: capitò anche contro Milan e Juve all’andata, poi a Napoli nel ritorno, e nelle ultime due partite contro Udinese e Parma. La regola è quella di preservare le energie dei giocatori, ma con i cambi predeterminati vincere scudetti diventa più complicato. Ognuno ha i suoi vizi, quello del Milan è di partire ad handicap: 0-2 contro la Fiorentina in casa. Per colpa di MUSAH , certo, che perde subito una palla sanguinosa a centrocampo. Ma l’infortunio diventa gol per il solito atteggiamento passivo della difesa: perché Tomori si fa saltare come un birillo da GUDMUNDSSON ; perché Thiaw sulla linea, per salvare su Kean, inciampa sul pallone e lo butta nella sua porta. Se ai due aggiungi Theo, che percepisce DODO’ come un alieno spedito sulla terra per perseguitarlo , capisci che quella del Milan non è una difesa, ma una comitiva di buontemponi. Quindi 4 per TOMORI , 5 per THIAW e 4.5 per THEO. La partita diventa bellissima perché poi anche il Milan fa due gol con ABRAHAM e JOVIC , e ci sono tante occasioni da una parte e dall’altra. Tanto che DE GEA diventa il migliore pur avendo subìto due gol. E MAIGNAN non è così da meno . La Fiorentina gioca meglio, KEAN sembra avere una forma maggiore a tutti , mancando un paio di gol ma terrorizzando San Siro. E FAGIOLI ricorda alla Juventus che le scelte dell’ultimo calcio mercato restano folli. Sulle macerie del Monza intanto balla il Como, sebbene vada sotto dopo 5 minuti per un gol dell’avversario migliore: MOTA merita 7 per il gol, le altre conclusioni e per un rigore provocato e poi tolto per una posizione di fuorigioco. Tutti gli altri monzesi però arrancano, si arrendono alla prima difficoltà, e il Como ne propone in continuazione. Col solito DIAO ; con VOJVODA che ha sgominato una concorrenza foltissima per diventare terzino destro titolare ; e addirittura con IKONE’ che all’improvviso ha ritrovato la vista, e ora inquadra la porta avversaria . FABREGAS merita 8 PER LA STAGIONE: è virtualmente salvo a sette giornate dalla fine. Il Genoa lo era già, ma battendo l’Udinese , si iscrive alla corsa a tre per il trono del centroclassifica e il trasloco sulla parte sinistra della graduatoria. L’Udinese ha messo il freno a mano perdendo la terza partita consecutiva. Si salva solo RUI MODESTO, che sfiora il gol del vantaggio e poi segna quello del pareggio : viene annullato, è vero, ma solo per una posizione di fuorigioco non sua, e che non ha favorito la sua giocata. Il Genoa invece in casa ormai le vince tutte . E cambia i suoi cannonieri. Stavolta il gol vittoria lo realizza ZANOLI: bel destro di controbalzo – VOTO 7.5 – per anticipare OKOYE in quel caso fuori causa. Mentre si conferma protagonista e autore di una stagione di livello VASQUEZ, difensore centrale pronto per una grande squadra , sempre concentrato, e stavolta decisivo nel chiudere la strada a un LUCCA poco concreto . La lotta per la salvezza si concentra tra ora di pranzo e primo pomeriggio. Il Venezia, che aveva segnato un solo gol, e su rigore, nelle precedenti 7 partite, ne cercava uno per vincere finalmente un confronto diretto. E in effetti a Lecce passa per prima. Anche se il gol il Lecce se lo segna da solo: ci pensa GALLO , al secondo autogol in questo campionato. Altri tiri in porta, il Venezia non ne fa, a parte FILA che arriva per primo su un passaggio corto di Berisha a FALCONE , ma poi non lo dribbla e lo centra… Basta Venezia. Solo le iniziative di ZERBIN, che corre più degli altri ma non trova soddisfazione. Merita di più il Lecce, che con BASCHIROTTO segna su angolo e cerca pure il bis, sempre di testa . Bravo anche N’DRI fermato dal palo quando RADU era già fuori causa. Nell’altro scontro diretto, l’Empoli cercava la prima vittoria del 2025, ma non ce l’ha fatta nemmeno questa volta: 0-0 con il Cagliari a dimostrazione della grande difficoltà di fare gol . Una sola buona notizia: il rientro di Ebuehi, dopo una stagione e mezza. Attaccante non è, ma almeno ha riportato in squadra un po’ di entusiasmo, arrivando pure al tiro. Il Cagliari rischia nulla e MINA, difensore centrale, spadroneggia . Il pareggio permette alla squadra di 'Mister Salvezza' NICOLA , di gestire i 6 punti sulla terz’ultima nelle restanti sette giornate dalla fine. Il Verona sale un punto più su. Quello ottenuto in casa del Toro, che nel primo tempo ha solo subìto i tiri di MOSQUERA e SARR , ma poi poteva passare in vantaggio grazie al solito rigore per un pallone che batte su un braccio, che la dinamica di un corpo in movimento vuole non appiccicato al tronco… Può andar sotto il Verona, ma il rendimento opposto dei due portieri in campo fa che invece subisca gol il Toro, visto che MONTIPO’ neutralizza il rigore di ADAMS ; mentre MILINKOVIC SAVIC si fa rimpallare un rinvio nella sua porta da Sarr. Sembra l’epilogo di una giornata no per il Toro, se non fosse che ELMAS sappia far gol: è il quarto stagionale in serie A dopo sole sette partite. Letale. La corsa Champions torna forte nelle ultime sfide della domenica. Tra le squadre in difficoltà, l’Atalanta dimostra di stare peggio della Lazio. Dopo due sconfitte consecutive e l’addio al sogno scudetto, l’idea è di mettere sotto un’avversaria stanca e rimaneggiata. Ma a conti fatti, solo RETEGUI trova una conclusione in porta. Gli altri perdono i duelli personali e poi anche la partita, dopo un lancio lungo di MANDAS , che manda DELE BASHIRU ad assistere ISAKSEN . Vince 1-0 una Lazio energica più dell’Atalanta, e con un giocatore guida: ROVELLA fa una partita pazzesca per chilometri percorsi, chiusure effettuate e gestione del pallone. VOTO 8 per la condizione che lo piazza tra i playmaker della nazionale. Il risultato sancisce l’iscrizione delle due squadre alla volata Champions. Assieme a Roma e Juve che si dividono la posta allo stadio Olimpico. La Juve di TUDOR adesso è una squadra diversa. Verticale e aggressiva coi due mediani, capace di pressare alta e con Nico e Yildiz che si spartiscono la trequarti: NICO GONZALEZ colpisce un palo; YILDIZ si accentra e gioca più palloni. Ma la novità è la prepotenza dei mediani. THURAM gioca mille palloni; LOCATELLI aggiunge pure un gol da fuori area. Da citare anche KALULU che salva su CRISTANTE quando si era ancora in equilibrio. RANIERI reagisce nel secondo tempo, cambiando faccia alla sua squadra. Dentro Shomurodov al posto di HUMMELS e passaggio al 4-4-2. L’allenatore aggiusta, l’uzbeco segna e la Roma resta in scia Champions dopo 7 vittorie consecutive. Ora si unirà ad Atalanta, Juventus, Lazio e Fiorentina nella 'gufata antiBologna' che chiude in casa col Napoli. Solo Simone Inzaghi farà il tifo per Italiano. Che deve murare Antonio Conte e la sua possibile giocata da tre punti.

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Stefano De Grandis