Leão: "Il Milan mi ha fatto crescere. Futuro? Voglio continuare a giocare ad alti livelli"

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Il sorriso, la gratitudine verso il Milan e non solo: Rafael Leao si è raccontato a 360 gradi, spaziando dal calcio alla moda e la musica, le sue due grandi passioni, fino al rapporto con le critiche, affrontate con grande consapevolezza. E sul futuro dice: "Ho ancora grandi obiettivi. Voglio continuare a divertirmi e giocare ad alto livello"

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Giocare con il sorriso, nonostante tutte le possibili difficoltà: è questo l'obiettivo di Rafael Leao, che in questa Serie A ha collezionato 34 presenze, 8 gol e 8 assist, oltre alla vittoria della Supercoppa italiana, unica gioia stagionale del Milan. Un divertimento e un sorriso che sono parte della sua spontaneità e che lo spingono a fare il massimo, come raccontato in una lunga intervista a Icon Magazine: "Ho ancora tanti obiettivi da raggiungere: voglio continuare a divertirmi e a giocare ad alto livello". E' arrivato al Milan nell'agosto del 2019, diventando con gli anni uno dei capisaldi di una squadra che lo ha visto crescere, e di cui oggi è uno dei maggiori esponenti: "Sì, ne è passato di tempo. Sono arrivato che avevo vent'anni, mi sentivo un ragazzino. Ora, invece, sono diventato un uomo: il club, con tutto il suo staff, dai compagni di squadra ai dirigenti, mi ha fatto crescere. Tutti i giorni, stagione dopo stagione, mi hanno dato e insegnato tanto. Devo ringraziare tutti quelli che sono stati al mio fianco in questi anni al Milan: ognuno è stato importante per la mia crescita". Anni di crescita, ma anche di accellerate e giocate incredibili che hanno fatto innamorare il Milan delle sue capacità. Eppure, le critiche non sono mancate, affrontate però con grande consapevolezza: "Solitamente non le leggo. Se te le fanno è perché sei bravo in quello che fai e ci si aspetta tanto da te. Comunque non sento la pressione perché adoro il calcio, è la cosa più bella che c’è per me. Sono nato giocando a calcio; ogni volta che entro in campo cerco di sfruttare al massimo la possibilità di fare ciò che più amo. Ovviamente è anche un lavoro, che affronto sempre con responsabilità, ma anche con la voglia di divertirmi con i miei compagni e di sfruttare l’occasione".

Il calcio, Milano e il rapporto con Ibrahimovic

Non c'è però solo il calcio nella vita del numero 10 del Milan: coltiva le passioni di moda e musica, due mondi che lo affascinano da quando era un bambino, trovando a Milano il posto giusto per vivere e sentirsi a casa, nonostante la mancanza del suo Portogallo: "Ci sono solo cose positive a Milano. Ci sono tanti milanisti, si mangia bene, il clima è simile a quello del Portogallo. La mia famiglia si sente a casa qui". Ed è proprio la musica e le vesti da rapper che, appena arrivato al Milan, avevano preoccupato Zlatan Ibrahimovic: "Come detto prima, c’è un tempo giusto per ogni cosa. Lui è uno che punta alla massima concentrazione dentro e fuori del campo, però ha capito la mia personalità, che la musica è una cosa che mi appartiene, e anche che sono una persona responsabile e, come calciatore, non sono distratto da questa mia passione".

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