L'allenatore della Lazio Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della seconda giornata di Serie A dove i biancocelesti sfideranno il Verona: "Serve riscattarsi, vogliamo dare una soddisfazione ai tifosi. In casa non vinciamo da sei mesi"
Alla vigilia di Lazio-Verona, l'allenatore biancoceleste Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa per prensentare la partita. "Ci vuole un riscatto forte - ha detto -, vogliamo dare una soddisfazione ai tifosi perché non vinciamo in casa da sei mesi. Se penalizziamo qualcuno per l'ultima prestazione penso che non ce la faremo a cambiare tutti, la prestazione è stata brutta a livello individuale e collettivo. C'è da condannare l'atteggiamento collettivo, a livello individuale non vedo nessuno più colpevole di altri. Mi farà piacere tornare all'Olimpico, ma dobbiamo sentire la voglia di tornare a dare una soddisfazione ai tifosi. A Como l'unica sensazione era che si potesse far male andando in profondità, ne abbiamo parlato all'intervallo e qualcosa si è visto nella ripresa. Abbiamo avuto statistiche da Serie C, tra efficienza e percentuale di passaggi riusciti, nel paradosso questo mi dà fiducia perché non possiamo avere questi numeri. Il Como forse è superiore a noi tecnicamente, ma a livello di atteggiamento abbiamo sbagliato. Siamo rimasti a metà strada e sono emerse le loro qualità, si poteva giocare con qualsiasi modulo ma il risultato non sarebbe cambiato".
"Nessuno ha idea di cosa possa esprimere questa squadra"
Sarri ha continuato: "Non è un blocco psicologico, si tratta di passare a un gioco dove si deve pensare, deve diventare automatico e ritroveremo i tempi di gioco. Spero sia una fase di transizione, l'aspetto misterioso è come una squadra vada a lottare per un risultato in amichevole mentre poi risulta apatica in campionato. Nessuno ha idea di cosa possa esprimere questa squadra. vediamo se riusciamo a innescare alti livelli di energia, si erano visti segnali nell'amichevole e sono spariti a Como. Zaccagni sa cosa penso di lui, deve fare doppia cifra tutti gli anni per qualità fisica e tecnica, se non lo fa sta sbagliando qualcosa. Sta attaccando poco l'area e deve migliorare in questo, c'è bisogno che glielo ripeta poco perché gliel'ho ripetuto tante volte. Pedro ha sempre la possibilità di partire, tenendo sempre presente che averlo in panchina è un'arma, vediamo oggi la situazione com'è e decidiamo. Un'arma in panchina fa sempre estremamente comodo, parliamo di un giocatore che per caratteristiche può inventare qualcosa in qualsiasi momento, non so se altri giocatori in rosa sono capaci della stessa cosa. Vecino, Isaksen e Patric sono sotto l'osservazione dell'area medica, credo che il più pronto sia Vecino ma tutti e tre si stanno allenando a parte. Tavares ha dei lavori in campo che molto probabilmente ritiene importanti e li fa con grande accelerazione, altre cose sono meno importanti e non accelera allo stesso modo, se accelerasse allo stesso modo in entrambe le fasi diventerebbe un difensore di altissimo livello. La squadra durante il ritiro ha lavorato bene, ero contento delle amichevoli giocate, ma sono uscito dalla prima di campionato facendo fatica a credere a quello che ho visto".