Introduzione
Non si affrontano da oltre 10 anni, ma negli ultimi anni i loro destini si sono spesso incrociati. Ora si ritroveranno uno contro l'altro in Milan-Napoli, con in palio già i primi tre punti pesanti per le zone alte della classifica. Ecco l'Allegri-Conte story, caratterizzata da precedenti curiosi (e quasi a senso unico nei risultati) e "intrecci" di mercato
Quello che devi sapere
Mini fuga o aggancio?
Massimiliano Allegri da una parte, Antonio Conte dall'altra. I dominatori di 11 campionati dal 2010 in poi, sebbene l'ultimo incrocio risalga a oltre 10 anni fa. E adesso si ritrovano uno contro l'altro per il posticipo domenicale della 5^ giornata di Serie A: il Napoli viaggia ancora sulle ali dell'entusiasmo dello scudetto sul petto e ha fatto 4 su 4 in questo inizio di stagione, portandosi già in solitaria in testa alla classifica. Il Milan vuole rilanciarsi dopo i disastri dello scorso anno e, dopo una battuta d'arresto nella gara inaugurale contro la Cremonese, ha infilato una vittoria dopo l'altra e si presenta allo scontro diretto a San Siro con la possibilità, in caso di successo, di centrare l'aggancio. Ma la loro è anche una storia di "intrecci" di calciomercato e precedenti difficili da dimenticare...
La prima volta vinse Allegri
Era la stagione 2009/10: Allegri sedeva sulla panchina del Cagliari, Conte su quella dell'Atalanta in cui era subentrato al posto dell'esonerato Gregucci e lo scontro diretto arrivò all'11^ giornata di Serie A. Fu un netto successo dei sardi, un 3-0 maturato già all'interno della prima frazione di gioco in virtù dei gol di Nenê (doppietta) e del rigore di Matri. L'esperienza dell'allenatore salentino con la Dea si sarebbe conclusa nel gennaio successivo, con le dimissioni, mentre per il livornese sarebbe proseguita per qualche altro mese, fino all'esonero di aprile, arrivato nonostante una salvezza ormai guadagnata con largo anticipo. Il loro cammino li metterà di nuovo di fronte.
Milan-Juve da scudetto
Il destino ha pensato bene, poi, di rimescolare le carte e metterli uno di fronte all'altro come rivali per l'obiettivo principale, lo scudetto. Due stagioni dopo, infatti, Conte fece ritorno alla Juventus (dopo l'esperienza da calciatore), reduce da due settimi posti di fila, mentre Allegri occupava la panchina del Milan da campione in carica della Serie A. La sfida nel girone d'andata premiò i bianconeri grazie alla doppietta di Marchisio, in quella di ritorno l'1-1 finale impedì ai rossoneri di azzardare la definitiva fuga. Era la partita del famoso "gol di Muntari" in un campionato che vide poi la squadra di Conte - da imbattuta - tornare a primeggiare in A.
Una sconfitta per Conte in 8 precedenti
Ma la stagione 2011/12 non vide i due allenatori affrontarsi solo in campionato. Anche la Coppa Italia fu teatro di "scontro" tra i due, nella doppia semifinale di Coppa Italia: 2-1 per la Juve di Conte all'andata a San Siro, 2-2 nella partita di ritorno e qualificazione ottenuta dai bianconeri per la finale poi vinta... dal Napoli. Nei due anni successivi arriveranno altri tre incroci tra Serie A e coppa, sempre con lo stesso esito: la vittoria dell'allenatore salentino, compresa quella del 6 ottobre 2013 che, ad oggi, risulta l'ultimo confronto tra i due. Quella in Cagliari-Atalanta resta, dunque, l'unica gioia di Allegri negli 8 precedenti, in un bilancio completato da 2 pareggi e 5 successi per Conte.
Allegri successore di Conte
Il 2013 è l'anno dell'ultimo incrocio in partita, dal 2014 invece la palla si spostò fuori dal campo, dando il via a una serie di intrecci - non tutti concretizzati - di panchine e calciomercato. A ritiro appena iniziato, infatti, Conte decise di lasciare la guida della Juventus dopo tre scudetti consecutivi e la società decise di sostituirlo proprio con Max Allegri, fermo dopo la parentesi col Milan. Accolto dallo scetticismo dei tifosi, riuscì a proseguire il ciclo di scudetti bianconeri, mettendone in fila altri cinque (seguito poi dal 9° e ultimo di fila, con la 'firma' di Maurizio Sarri). L'allenatore salentino, al contrario, visse prima l'esperienza con la Nazionale e poi andò a vincere il campionato in Inghilterra, col Chelsea.
Allegri (mancato) successore di Conte
Già, perché la storia poteva ripetersi undici anni dopo e a quasi 900 km di distanza. I segnali iniziali - nonostante lo scudetto - vedevano, infatti, Antonio Conte e il Napoli in procinto di separarsi, con Massimiliano Allegri pronto di nuovo a prendere il suo posto. Come sappiamo, invece, le cose sono andate poi diversamente: il rapporto tra Conte e gli azzurri si è rinsaldato più forte che mai, mentre l'allenatore livornese ha accettato la proposta del Milan, cominciando la sua esperienza-bis sulla panchina dei rossoneri. Un quasi déjà vu. Ora, però, i due saranno uno contro l'altro a giocarsi la testa della classifica dopo questo avvio di stagione.
Conte quasi imbattuto contro il Milan
Atalanta, Juventus, Inter, Tottenham, Napoli. Cinque squadre diverse per 18 confronti totali contro i rossoneri, la squadra affrontata più volte in carriera. È il bilancio complessivo tra Antonio Conte e il Milan, contro cui l'allenatore conta appena due sconfitte: un derby di campionato quando era sulla panchina dell'Inter e una partita di Champions quando guidava gli Spurs, poi ci sono 4 pareggi e 12 vittorie a favore del mister salentino. Sono addirittura 32, invece, i precedenti tra il livornese e il Napoli, il primo dei quali risale addirittura alla Serie C 2004/05. In questo caso il bilancio contro gli azzurri è in sostanziale equilibrio: 12 vittorie per Allegri, 11 sconfitte e 9 pareggi.
