L'allenatore dell'Atalanta prima della partita col Sassuolo: "Siamo in ritardo, dobbiamo vincere, non possiamo più rallentare. Dobbiamo rimanere concentrati e portare gli episodi dalla nostra parte. Ho grande stima dell'allenatore Fabio Grosso. Ha grande qualità in attacco, sulle fasce con Doig vanno forte"
"Il quarto posto dista otto punti. Siamo in ritardo e non possiamo rallentare più". Ivan Juric, alla vigilia della partita col Sassuolo, indica la strada della risalita in classifica all'Atalanta, solo 2 vittorie finora in serie A: "Siamo umani, cala l'intensità e ci sta la partita storta con l'Udinese dopo una serie di ottime prestazioni. Per me è scienza - rimarca il tecnico nerazzurro -. Con poco tempo per recuperare dopo la Champions League, è anche difficile scegliere i giocatori che hanno accusato meno la fatica".
"Sassuolo con grande qualità in attacco"
L'allenatore croato ha rispetto per l'avversario: "Il Sassuolo abbina il pressing alto, con Berardi e le mezze ali pericolose, al baricentro basso - continua -. Dobbiamo rimanere concentrati e portare gli episodi dalla nostra parte. Ho grande stima dell'allenatore Fabio Grosso. Ha grande qualità in attacco, sulle fasce con Doig vanno forte". Infine, sulla salute dei bergamaschi e sui singoli dopo Marsiglia: "E' stata una vittoria prestigiosa contro una squadra di talenti in un ambiente incredibile, ma bisogna resettare - chiude Juric -. Samardzic oltre che per il gol della vittoria mi è piaciuto perché ci prova, dribbla e non ha paura. Per Scamacca è un cammino lungo, l'importante è che migliori giorno dopo giorno".
"Lookman? Cose che succedono"
"Ci parli e ti confronti, ti apri e il rapporto diventa migliore di prima". Ivan Juric è tornato sulla discussione animata col suo attaccante a Marsiglia al momento della sostituzione non gradita con Yunus Musah. Caso chiuso, per il tecnico croato: "Con Marco Carnesecchi mi sono avvicinato umanamente, lo sento molto più vicino di prima", aggiunge Juric, riferendosi a quell'appello alla squadra 'alzi la mano chi è stanco' nel dopogara di Cremona da parte del suo portiere che non aveva incontrato la sua approvazione. L'episodio di Champions League di mercoledì, per ammissione dello stesso tecnico, è un po' più complicato: "Ademola è un ragazzo particolare. Con lui si va avanti e si passa sopra".
