Bologna-Juventus, Spalletti: "La mia vittoria più importante da quando sono qui"
juventusDopo il successo al Dall'Ara l'allenatore bianconero ammette: "Abbiamo nel nostro DNA prestazioni così, serviva una partita come questa che desse tranquillità, può essere di buon auspicio per il futuro". Su Cabal: "È un talento, ma ancora troppo emotivo: per cui gli ho rotto le scatole"
BOLOGNA-JUVE 0-1: HIGHLIGHTS - PAGELLE
Luciano Spalletti ritrova la vittoria anche in campionato e forse inizia a vedere la Juventus che vorrebbe. “Sicuramente è la vittoria più bella e importante da quando alleno la Juventus, perché affrontavamo una squadra con un valore e una forza definiti, che ha entusiasmo, costruita bene: anche in 10 ci hanno creato difficoltà. Aver vinto qua è un grosso merito e questa sera ai ragazzi ho detto ‘bravi veramente’. Avevo visto delle cose fatte bene durante gli allenamenti, soprattutto in questa settimana; li avevo trovati energici e reattivi. C’era bisogno di una prestazione che desse tranquillità e spero che questa ci metta in condizione di poter andare oltre e ripeterci. Perché al di là del gol e dell’episodio, nel calcio è la prestazione che viene valutata, e stasera la Juventus è stata dentro la partita. Può essere di buon auspicio per il futuro”.
Approfondimento
Le pagelle di Bologna-Juventus 0-1
"Cabal deve imparare a corrreggere la sua emozione"
L’allenatore bianconero non vuole prendersi nemmeno troppi meriti per il cambio decisivo – alla luce del risultato – con l’ingresso in campo di Cabal andato in gol 4’ dopo. E spiega come abbia lavorato sul giocatore: “Cabal deve imparare a correggere la sua emozione. È un cavallo, perché ha forza, e i talenti non sono solo quelli che fanno i colpi di tacco, ma anche quello che sprinta facendo venti volte i cento metri. Lui ha fisico, è forte di testa, non subisce l’uno contro uno, però poi è emotivo. Per cui gli ho rotto un po’ le scatole”. Infine il commento sull’altro subentrato, Openda, che con i suoi scatti ha causato l’espulsione di Heggem ed è andato vicino al gol in un paio di occasioni, facendosi preferire a David, anche contro il Bologna in ombra: “Openda l’ho visto molto bene e anche in questo caso bisogna sottolineare la prestazione. Openda è un calciatore differente da David, che è uno che lega il gioco e a volte mi sembra più una seconda punta che una prima punta, proprio per questa sua capacità. Contro squadre come il Bologna Openda si trova più a suo agio, perché ha i 60 metri di strappo fatti di potenza pura, per cui diciamo che è stato anche un po’ avvantaggiato dal tipo di partita e dal modo di giocare del Bologna”.
