Chiellini torna alla Juventus da dirigente: la sua storia in bianconero
CHIELLO STORYIntroduzione
Dall’esordio come terzino sinistro agli anni da pilastro della BBC. Fino al ritorno come dirigente. Leader, capitano, recordman del club bianconero, Chiellini torna alla Juventus dopo aver scritto pagine importanti della storia del calcio italiano. Ecco tutte le tappe di una storia d'amore che non è ancora finita
Quello che devi sapere
I numeri da record
Partiamo dai numeri, che dicono già molto: 17 stagioni con la maglia della Juventus, di cui è diventato capitano, simbolo, bandiera. In bianconero ha giocato 561 partite, terzo di sempre per presenze con la Juve dopo Del Piero e Buffon, e davanti a Scirea. Straripante anche la bacheca: 9 scudetti, 5 Coppe Italia, 5 Supercoppe italiane. Giorgio Chiellini, da giocatore, ha segnato un’era in bianconero. Ora, con l’annuncio del suo ritorno ufficiale nel club nel ruolo di Head of Football Institutional Relations vuole scrivere nuove pagine importanti
L'annuncio della Juventus
“Giorgio Chiellini non ha mai smesso di essere bianconero: nel cuore, nell’anima, nei valori che ha sempre interpretato, in campo e fuori”, scrive il club in un comunicato ufficiale, spiegando il nuovo ruolo che rivestirà l’ex difensore. “Dal 16 settembre vestirà la maglia del Dirigente di Juventus nel ruolo di Head of Football Institutional Relations. Giorgio lavorerà a diretto riporto dell’amministratore delegato Maurizio Scanavino iniziando così un percorso manageriale, che lo vedrà impegnato nel rappresentare il Club nelle relazioni con le istituzioni calcistiche nazionali e internazionali. Questo ruolo si sposa perfettamente con la formazione che Giorgio ha acquisito nel suo ambito accademico, ma ovviamente anche con la sua figura di uomo, calciatore, capitano e leggenda bianconera. Dal passato al presente: bentornato a casa, Giorgio!”
L’approdo alla Juve (da terzino)
Cresciuto nel Livorno, con cui conquista la promozione in Serie A nel 2004, la Juventus lo acquista in quell’estate per poi girarlo alla Fiorentina in comproprietà. Una stagione che dovrebbe servirgli per iniziare a prendere confidenza con la Serie A in cui Chiellini si impone subito come uno dei migliori terzini sinistri sulla piazza. Segna anche 3 gol, uno proprio contro la Juventus nel 3-3 finale. Nell’estate 2005 la Juve risolve la comproprietà e lo riporta subito alla base.
Al centro della difesa (con il 3)
Alla Juve prende la maglia numero 3. Non la lascerà più, diventerà il suo marchio. Il suo primo allenatore in bianconero è Fabio Capello, che lo schiera con una certa continuità e lo fa esordire anche in Champions League. Non lascerà la Juventus nemmeno nella stagione più buia, la successiva in Serie B, dove il nuovo allenatore Didier Deschamps vede in lui un possibile difensore centrale. Imponente, roccioso, sempre concentrato, determinatissimo e asfissiante nella marcatura; oltre alla buona gamba messa in mostra nelle stagioni da terzino, utilissima nei recuperi. Dopo il ritorno in A inizia a giocare sempre più stabilmente al centro della difesa, fino a comporre la coppia titolare con Legrottaglie. Siamo nel 2007 e fino alla stagione 2011-12 Chiellini non vincerà nulla, in una Juventus che attraversa alti e bassi cercando di ritrovarsi. Non sa che per lui si sta per aprire un decennio magico
Nasce la BBC
Sono comunque stagioni importanti, perché alla Juventus si sta formando un “blocco” (soprattutto difensivo) che ne farà le fortune. E Chiellini è la prima pietra di quel muro. Nel 2010 arriva alla Juventus Bonucci dal Bari, nel 2011 si aggiunge Barzagli. Sta nascendo la mitica "BBC". Ma soprattutto, con gli storici Buffon e Del Piero, Chiellini diventa uno dei leader dello spogliatoio
L'esultanza "alla King Kong"
Il Chiellini “King Kong”, invece, nasce ufficialmente il 7 marzo 2009, al minuto 80’ del derby Torino-Juventus. Lo decide proprio una rete di Chiellini (0-1) che esulta battendosi i pugni sul petto. Diventa la sua esultanza, quella con cui festeggerà tutte le sue reti in bianconero. In tutto 36 tra campionato e coppe nelle sue 17 stagioni alla Juventus.
Il primo scudetto (di 9 consecutivi)
La svolta alla carriera (e alla bacheca) di Chiellini la dà Antonio Conte, approdato nel 2011 sulla panchina di quella che era stata la sua squadra da giocatore fino al ritiro al termine della stagione 2003-04. Nell’estate 2004, mentre Conte dà l’addio al calcio, Chiellini diventa un giocatore della Juventus (poi girato per un anno alla Fiorentina): motivo per cui i due non sono mai stati compagni di squadra, sfiorandosi soltanto. Il Conte allenatore parte con l’idea del 4-2-4 in cui Chiellini fa il terzino sinistro, scoprendo in corsa che la sua squadra sembra disegnata per giocare con la difesa a 3 e il centrocampo a 5 (che ruota attorno al trio Marchisio-Pirlo-Vidal). Al termine della stagione 2011-12 arriva lo scudetto per la Juventus, il primo del triennio di Conte, il primo per Chiellini, il primo dei 9 consecutivi
Le due finali di Champions
Dal 2011 al 2020 la Juventus in Italia detta legge. Nel 2013-14 chiude il campionato a quota 102 punti, un record, poi con Allegri raggiungerà anche due finali di Champions League, perdendole entrambe. Se in quella del 2015, contro il Barcellona di Messi, Chiellini non c’è a causa di un infortunio, nel 2017 Giorgio è in campo ma deve arrendersi di fronte al Real Madrid di un immenso Cristiano Ronaldo, suo futuro compagno di squadra. In Italia intanto la Juve fa collezione di scudetti (9 di fila, come detto) e di Coppe nazionali: 5 Coppe Italia (di cui 4 consecutive) e 5 Supercoppe
Capitano bianconero
La prima Coppa Italia, quella del 2014-15, ha un sapore particolare per Chiellini: è infatti il suo primo trofeo sollevato al cielo da capitano della Juventus. I bianconeri la vincono ai supplementari in rimonta contro la Lazio (2-1), in una gara in cui Chiellini è anche l’autore del gol del momentaneo 1-1. Dalla stagione 2018-19, dopo l’addio di Buffon, Chiellini (alla sua tredicesima stagione in bianconero) diventa il nuovo capitano della Juventus. L’ennesimo scudetto che arriva a fine stagione, l’ottavo di fila, è il primo per lui con la fascia al braccio. Capitano anche di Cristiano Ronaldo, al suo primo anno in bianconero.
L'infortunio e le ultime stagioni
La stagione successiva (2019-20) è la più travagliata per Chiellini, che a causa di un grave infortunio al ginocchio che si procura in allenamento il 30 agosto giocherà appena 4 partite di campionato, rientrando solo a febbraio. Sei giorni prima dell’infortunio aveva segnato e deciso la prima di campionato (Parma-Juventus 0-1): a fine stagione festeggerà comunque uno scudetto (il 9° di fila) da “capitano non giocatore” e leader dello spogliatoio della Juventus di Sarri. Nelle sue ultime due stagioni in bianconero, prima sotto la guida dell’ex compagno Pirlo e poi di nuovo con Allegri, non arrivano più scudetti e anche la sua titolarità viene messa in discussione. Si rifà in Nazionale, vincendo da capitano l’Europeo.
L'ultima partita con la Juventus
L’addio alla Juventus arriva il 16 maggio 2022, con il saluto commosso dello Stadium al momento della sostituzione, studiata apposta per dargli il giusto tributo: in campo da titolare per la partita contro la Lazio, al minuto 17 ("Tutto programmato: un minuto per ogni anno trascorso alla Juventus", spiegherà) esce cedendo la fascia da capitano a Dybala e si prende la standing ovation.
Il saluto e il ritorno
Risolto il contratto con i bianconeri, vola in MLS per un’esperienza nel Los Angeles FC, fino al ritiro, il 12 dicembre 2023, a 39 anni. A quel punto una nuova squadra lo accoglie, quella di Sky Sport, di cui diventa uno dei talent. Fino all’annuncio del ritorno “a casa”, nella sua Juventus, da dirigente.
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- Al centro della difesa (con il 3)
- Nasce la BBC
- L'esultanza "alla King Kong"
- Il primo scudetto (di 9 consecutivi)
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