Milan, tutte le vittorie in rimonta di Sergio Conceiçao
l'analisiIntroduzione
Quinta vittoria di Sergio Conceiçao (su sette partite) da quando è sulla panchina del Milan: la quarta in rimonta. Se non è un record, è... sinonimo di grande carattere, come ha sottolineato lo stesso allenatore portoghese. Che ha regalato ai rossoneri la capacità di ribaltare anche partite che sembravano perse e che, forse, un tempo avrebbe realmente perso. Chiamatele pure “le rimonte di Conceiçao”, se volete: di fatto al Milan le ha "reintrodotte" lui, specializzandosi in "rimonte-lampo"
Quello che devi sapere
"Preferirei vincerle prima"
"Tutte queste vittorie in rimonta? Naturalmente io preferirei vincerle prima, ma sono una dimostrazione di carattere", ha detto Conceiçao dopo la rimonta più folle di tutte: sotto 1-2 a San Siro contro il Parma al 90', il suo Milan è uscito vincitore con due gol nel recupero (92' e 95'). "Oggi abbiamo vinto con lo spirito e non con la strategia, che alla fine non c’era più", ammette il portoghese

Ancora una rimonta-lampo
Tutta nel recupero, quella contro il Parma, ma c'è un punto di contatto con le precedenti: il Milan si è specializzato in "rimonte-lampo". Con quella contro la squadra di Pecchia ha anche stabilito il suo nuovo record, completandola in 3'. Ma ricordate come era iniziata la storia di Conceiçao al Milan? Appena arrivato aveva rimontato la Juve in Supercoppa nel giro di 4’: sotto 1-0 all’intervallo, dopo un discorsetto alla squadra in spogliatoio il Milan riemerse e vinse 2-1 (Pulisic al 71’ e autorete di Gatti al 75’). Simile la dinamica della rimonta in campionato contro il Como: Milan sotto 1-0 al 70', poi a Theo e a Leao "girano i 5 minuti" e ribaltano il risultato segnando al 71' e al 76'.

Da 0-2 a 3-2 nel derby di Supercoppa
Ci volle un po' di più, "addirittura" un tempo, per rimontare l'Inter nella finale di Supercoppa vinta dopo essere stati sotto 0-2: tra il 52' e il 93' il Milan si prese il trofeo. Era solo la seconda partita di Conceiçao sulla panchina rossonera, la seconda vinta in rimonta dimostrando un carattere che prima non si era visto. Se occorreva il terzo indizio per fare una prova, il Milan ne ha forniti ben due: Como e Parma

Conceiçao riporta le rimonte dopo un anno
Ed eccoci a un altro dato che stupisce: il Milan, in campionato, quando andava sotto era ormai abituato a perdere o al massimo a pareggiare. L'ultima sua partita vinta in rimonta (cioè partendo da una situazione di svantaggio) risaliva al 3 febbraio 2024, contro il Frosinone, con Pioli in panchina. Rossoneri avanti con Giroud, rimontati da Soulé e Mazzitelli e capaci della contro-rimonta negli ultimi venti minuti, con Gabbia (71’) e Jovic (81’) per il 2-3 finale

12 volte in svantaggio, mai una vittoria
Dopo quella partita, il Milan è andato in svantaggio in 12 occasioni in campionato: in 7 casi alla fine ha perso, in 5 occasioni l’ha pareggiata. Ma la rimonta completa, prima di quelle contro Como e Parma, non era mai riuscita negli ultimi 11 mesi
Stagione 2023/24 (dopo Frosinone-Milan 2-3)
- vs Monza (sotto 2-0, sconfitta 4-2)
- vs Sassuolo (sotto 2-0, pareggio 3-3)
- vs Inter (sotto 2-0, sconfitta 2-1)
- vs Genoa (sotto 2-1, pareggio 3-3)
- vs Torino (sotto 3-0, sconfitta 3-1)

Le rimonte incompiute nella stagione in corso
Stagione 2024/25
- vs Torino (sotto 2-0, pareggio 2-2)
- vs Parma (sotto 1-0, sconfitta 2-1)
- vs Lazio (sotto 2-1, pareggio 2-2)
- vs Fiorentina (sotto 1-0, sconfitta 2-1)
- vs Napoli (sotto 2-0, sconfitta 2-0)
- vs Cagliari (sotto 1-0, pareggio 3-3)
- vs Atalanta (sotto 1-0, sconfitta 2-1)

I discorsi di Conceiçao e Ibra sulla testa
Sulla mentalità hanno battuto tanto sia Conceiçao che Ibrahimovic. Zlatan lo disse nel suo discorso motivazionale con la Supercoppa sul tavolo dello spogliatoio, indicandosi la testa: “Quando è iniziato il campionato, vi ho detto che tutto dipende da noi, è nella nostra testa. Oggi l’avete dimostrato”. Conceiçao dopo la vittoria contro il Como ha usato altre parole: “Sono tre partite che andiamo sotto e riusciamo a vincere: il carattere c’è. I giocatori possiamo migliorarli a livello fisico, tattico, tecnico. Ma a livello di atteggiamento io posso parlare due ore con loro, ma se non si mettono in testa certe cose da soli, è difficile”.
