La terra trema, rinviato il match Ascoli-Entella
Serie BLo stadio Del Duca dovrà essere sottoposto a controlli per l'agibilità, la partita di sabato 5 novembre quindi non verrà disputata. L'attaccante Orsolini: "Decisione giusta, momento difficile. Qui tanta paura"
Uno stadio chiuso, che deve restare chiuso, è sempre un qualcosa di spiacevole per il calcio e per chi al calcio non vorrebbe mai rinunciare. Ma se la terra continua a tremare, se la Natura lo impone, allora per garantire la sicurezza di chi quello spettacolo lo segue dalle gradinate una decisione va presa.
Così al "Del Duca" la partita tra Ascoli ed Entella non si gioca. La città non ha subito gravi danni dopo le forti scosse dei giorni scorsi, ma alcune parti dell'impianto necessitano di ulteriori verifiche e allora il gioco deve fermarsi. E la squadra marchigiana lo ha accettato serenamente. "E' la decisione giusta - dice Riccardo Orsolini, 19enne attaccante nato proprio ad Ascoli - questo è il momento di pensare innanzitutto alla sicurezza".
Intanto i giocatori si allenano a Castel del Lama, in un piccolo centro sportivo non lontano dalla città. E' qui che il 26 ottobre, giorno del primo violento terremoto, la squadra si è rifugiata per trovare un po' di tranquillità: "Viviamo un momento difficile e abbiamo avuto davvero tanta paura. Siamo tornati ad allenarci cercando la concentrazione giusta per ritrovare così un po' di serenità".
Come molti sfollati, oggi anche la squadra bianconera si è spostata sulla costa con le famiglie. A Grottammare per l'esattezza, praticamente San Benedetto del Tronto, calcisticamente storica rivale dell'Ascoli. A volerlo interpretare un gesto di pace oltre che di solidarietà. Perché anche nel dramma e quando non rotola, il pallone qualche bella storia riesce sempre a raccontarla. Certi che lo stadio chiuso tornerà presto a regalare altre emozioni.