Pisa, altro rinvio: per la società solo Corrado
Serie BDoveva essere la giornata della svolta, ma è tutto slittato. Saranno decisive le prossime ore, dei quattro potenziali offerenti è rimasto soltanto il gruppo che fa capo alla famiglia Corrado. Abodi prova a mediare, Petroni deciderà il futuro del Pisa
E’ stata una giornata lunga, lunghissima per il Pisa e per i suoi tifosi. Tutti in attesa di novità dal fronte societario, così come Gattuso, lo staff ed i suoi giocatori. La situazione quasi paradossale che va avanti ormai dall’estate si è complicata ulteriormente negli ultimi giorni. La Lega di Serie B aveva ricevuto quattro manifestazioni di interesse per l’acquisto della società di proprietà di Fabio Petroni, imprenditore romano attualmente agli arresti domiciliari per la bancarotta di Terravision. La scadenza per la presentazione dei documenti per la formulazione delle offerte scadeva mercoledì 23 novembre alle ore 19: delle quattro offerte, soltanto due erano ritenute accettabili. Quella della famiglia Corrado e quella dell’imprenditore Ruggeri, gli altri due gruppi interessati (quelli facenti capo rispettivamente a Mian e a Dana) si erano ritirati. Entro le 10 di giovedì 24 novembre, Fabio Petroni avrebbe dovuto valutare le due offerte rimaste e scegliere quella con cui intavolare una trattativa vera e propria. In realtà poi l’offerta di Ruggeri è stata valutata illegittima per un vizio dovuto alle condizioni previste dalla Lega che prevedevano di indicare un valore del club, un piano di sviluppo e un deposito cauzionale pari al 10% del valore stimato: Ruggeri, sembra, non avrebbe ottemperato a questo versamento, che invece è stato fatto da Corrado.
Rimaneva lui dunque l’unico in corsa per il Pisa, ma nel frattempo - alla scadenza prevista per la risposta di Petroni - il proprietario del club non si era reso reperibile. Ore di attesa e angoscia in città fino al tardo pomeriggio, quando il presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi, si è recato personalmente a Roma per provare ad incontrare Lorenzo Petroni, il figlio del proprietario del Pisa, e mediare verso una soluzione favorevole per la trattativa della cessione della società. L’incontro non c’è stato, Abodi ha provato a mediare tramite mail e telefonate. Corrado offre sette milioni di euro (700mila versati come cauzione), dei quali 5,3 per coprire i debiti del club, 200mila da versare al momento della firma e 1,5 in caso di Serie A nei prossimi tre anni. Era l’offerta migliore, ma Petroni ha temporeggiato a lungo. Fino a rinviare ancora la decisione. Era attesa una svolta, è arrivato un altro rinvio. Dopo un’altra infinita giornata per i tifosi del Pisa. L’offerta di Corrado è ancora valida, ma tutto andrà deciso entro poche ore.