Verona, Pecchia: "Perugia? Serve personalità"
Serie BDopo il ko in Coppa Italia contro il Bologna, il Verona torna a pensare al campionato e si prepara a sfidare il Perugia di Bucchi. Pecchia analizza il match in conferenza stampa
E’ in arrivo la terza partita in sette giorni per il Verona che dopo Bari in campionato e Bologna in Coppa Italia, nella giornata di domenica 4 dicembre sfiderà il Perugia, match valido per la 17.a giornata di Serie B. A confronto due squadre che giocano bene, propositive, a tratti spettacolari: orchestre dirette da due ex giocatori come Pecchia e Bucchi. L’allenatore dei gialloblù vuole mettersi alle spalle il pesante ko subito in Coppa contro il Bologna e chiede concentrazione in vista di una gara di campionato decisamente importante ai fini del percorso del Verona, destinazione paradiso. Chiamasi promozione.
Con personalità - «Sarà una partita da giocare con voglia e personalità, loro sono una squadra forte e hanno una chiara idea di gioco, in gruppo hanno elementi esperti. Ci aspetta una partite difficile contro una squadra importante. Il Perugia, a differenza del Bari che si sta riformando, è una squadra che lavora con gli stessi elementi da diverso tempo, sono un meccanismo sviluppato e rodato. Rispetto a domenica scorsa cambieranno i dettagli, ma saremo comunque chiamati a giocare contro una squadra con valori importanti. La classifica? Conta fino ad un certo punto, in questo momento chi è partito forte ha qualche difficoltà, mentre chi all’inizio faticava si sta esprimendo bene. Le squadre si stanno ancora formando, bisogna crescere facendo risultati. Il girone di ritorno sarà un campionato a parte».
L’analisi di Bologna - «Ho visto molti aspetti positivi, la nota stonata sono i 4 gol ma nella prestazione ho visto tante belle cose. Troppi gol subìti? Fa parte della crescita, stiamo costruendo un gruppo e la crescita della mentalità passa anche attraverso queste sconfitte. Al di là di tutto va sottolineato l’approccio che la squadra ha avuto, poi ovviamente possiamo maturare ancora e crescere. Sono concentrato sul campionato, devo guardare alla sfida con il Perugia per tirare fuori il meglio dalla mia rosa. Sono soddisfatto da tutti, in TIM Cup i ragazzi mi hanno dato delle belle indicazioni, soprattutto chi giocava meno e chi era fuori ruolo. Il gruppo ha lavorato alla grande, senza snaturarsi. Troppa poca cattiveria sotto porta? Giocavamo contro una squadra di Serie A e non avevano in campo seconde linee. Detto questo, nei 16 metri serve rabbia e quella forza di fare gol a tutti i costi. Il volume di gioco va concretizzato, bisogna essere più cattivi per gonfiare la rete. Se c’è un problema in difesa? Credo sia controproducente chiedere di difendere dopo un 2-0. Abbiamo saputo difendere bene contro il Bari, ma anche con Frosinone e Pisa. Fa parte del gioco, la crescita passa dalle vittoria quanto dalle sconfitte, anche se pesanti. Dobbiamo dimostrarci in grado di gestiore i momenti di flessione, sia a livello psicologico che tattico».