Petroni: "Disponibili a vendere subito il Pisa"

Serie B
Gli striscioni di protesta dei tifosi del Pisa
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Dopo la guerra di comunicati tra l'attuale proprietario e Corrado e le parole del sindaco che avevano chiuso la trattativa tra le parti, Petroni riapre alla possibile cessione: "Dispiaciuti per l'insuccesso della trattativa, dovevamo essere più tempestivi ma vogliamo assumerci le nostre respondabilità"

In casa Pisa continua a regnare l’incertezza. Dopo il fallimento della trattativa che avrebbe dovuto consegnare la società a Corrado, quello di oggi potrebbe essere un giorno importante per squadra e club. In mattinata, infatti, ci sarebbe stato un nuovo contatto tra Petroni e Corrado, con i tifosi che nel frattempo portano avanti la loro intenzione di bloccare la squadra fino a quando la situazione societaria non sarà più chiara. "Se non vendi a Pisa non si gioca", avevano scritto ieri gli ultras nerazzurri, con la formazione di Gattuso che domani sarebbe attesa a Padova per giocare il diciannovesimo turno di Serie B contro il Cittadella. Il condizionale però resta d’obbligo perché l’intenzione della tifoseria è quella di non permette ad allenatore, staff e calciatori di lasciare la città toscana per raggiungere il Veneto e scendere in campo.

Inoltre, la scadenza per il pagamento degli stipendi arretrati è oggi e se dovessero esserci ulteriori problemi la squadra (che attualmente è sedicesima con 20 punti) verrebbe penalizzata anche in classifica. Una situazione davvero complessa sotto numerosi punti di vista di cui è tornato a parlare anche Petroni, che attraverso una lettera aperta al dott. Corrado e a tutti i tifosi del Pisa ha voluto chiarire alcune cose: "Egregio dott. Giuseppe Corrado - si legge - in primo luogo siamo dispiaciuti per l'insuccesso della trattativa della quale ci assumiamo le responsabilità; dovevamo essere più tempestivi nell'operatività, più rapidi nelle risposte e più chiari nelle nostre richieste. Ha ragione chi ha detto che la proprietà di una squadra di calcio è una responsabilità soprattutto verso i tifosi, la città, le istituzioni. Si gestisce una passione, una storia, una fede e non si scherza con queste passioni, se abbiamo dato questa impressione ce ne scusiamo e vogliamo rimediare finché siamo in tempo".

"Ciò premesso e in considerazione dei molteplici appelli della Lega B, delle Autorità Cittadine e, soprattutto, delle attese dei tifosi, le proponiamo di acquistare l’ A.C. PISA con la sottoscrizione da parte nostra del contratto in base alle indicazioni da lei fornite. Per l’acconto che ha rappresentato il punto di rottura, sarà lei a proporre una cifra da versare alla Carrara Holding lasciando l’eventuale residuo subordinato al raggiungimento della salvezza nel campionato di Serie B. Vogliamo assumerci le nostre responsabilità e, a nome di Carrara Holding, le confermo formalmente la disponibilità immediata e irrevocabile a cedere la società AC Pisa 1909 secondo le condizioni sopra descritte in modo definitivo e nell'interesse di tutti. Un caro saluto, p. Carrara Holding srl Lorenzo Giorgio Petroni". Resta da capire se lo strappo potrà essere ricucito e se la squadra domani potrà scendere in campo normalmente.