Pisa, Corrado: "I tifosi meritavano tranquillità"
Serie BNuovi acquisti e nuove certezze. Queste sono le cose che il nuovo proprietario della società nerazzurra vuole regalare a Gattuso ed ai suoi calciatori: "Ho ricevuto messaggi che mi hanno sconvolto, da adesso in avanti faremo parte della famiglia del Pisa"
Dopo le firme sui contratti è arrivato anche l’incontro tra il nuovo presidente e la squadra nerazzurra. Il Pisa riparte da Giuseppe Corrado, la famiglia Petroni è il passato e la volontà di Gattuso e dei calciatori è quella di ripartire per cancellare gli ultimi mesi lunghi e complicati dal punto di vista societario e non solo. L’allenatore e il nuovo proprietario si sono incontrati questa mattina all’Arena Garibaldi ed hanno così iniziato a parlare del futuro che li attende. Ai microfoni di Sky Sport, poi, lo stesso Corrado ha voluto raccontare le ultime ore di trattativa e le intenzioni della nuova società: "Ci eravamo dati l'obiettivo di riuscire a chiudere la trattativa prima di Natale -ha detto - perché secondo me i tifosi meritavano una tranquillità che non hanno avuto negli ultimi mesi. Io ho ricevuto dei messaggi che mi hanno sconvolto".
"Ho voluto il club a tutti i costi" - "Questa è stata un'operazione piena di paradossi; normalmente quando c'è una trattativa c'è una parte che compra e una che vende. Quella che vende vuole vendere e quella che compra vuole comprare. In questo caso invece sembrava che il venditore volesse vendere e non volesse vendere allo stesso tempo, mentre io che compravo ero convinto della mia decisione e volevo questa società quasi a tutti costi. Per quanto riguarda l’esborso, posso dire che la valorizzazione dell'azienda è a cavallo tra i 9 e i 10 milioni di euro, poi è chiaro che ci sono degli altri meccanismi - alcuni addirittura legati alla nostra promozione in Serie A. Purtroppo questa penalizzazione ci porta a fare degli investimenti superiori quelli che immaginavamo a partire già da gennaio e a riconoscere alla squadra dei meriti in caso di salvezza che molto probabilmente in una posizione di metà classifica sarebbero stati diversi".
"Vogliamo andare in Serie A" - "Il giorno dopo c'è un po' di stanchezza e di tensione, stiamo rilassando i nervi e ci siamo un po' calmati anche se ci portiamo dietro l'accumulo di tante giornate di stress perché poi alla fine noi questa operazione l'abbiamo pensata e iniziata nei primi giorni di settembre. Abbiamo accettato di tutto: di rivedere l’offerta, di cambiare le clausole. Non so di preciso quanti giocatori arriveranno arriveranno però almeno vorremmo arrivare ad avere due giocatori per ruolo. L'allenatore ha fatto cinque o sei nomi di calciatori che vorrebbe e noi speriamo di accontentarlo; è lui che deve decidere quali uomini sono funzionali al progetto e adatti alla squadra. Da adesso in avanti saremo la loro famiglia, cercheremo di aggiungere quello che manca a loro dandogli quella serenità che molto probabilmente fino ad oggi ha fatto perdere qualche punto e anche qualche giocatore per infortunio. Il nostro obiettivo adesso è avere un programma che ci porti in Serie A, vogliamo creare talenti e quando uno ha il presupposto di fare una cosa poi non vuole più rinunciare".