Verona e Frosinone, vetta per due. La Spal è terza

Serie B
Festa al Matusa per il Frosinone di Marino, trascinato dalla doppietta di Federico Dionisi (Foto LaPresse)

Aggancio al vertice nella 20.a giornata della Serie B, turno che premia i ciociari contro il Benevento a differenza dell’Hellas bloccata a Carpi. Zigoni trascina gli emiliani, rallentano Bari e Perugia. Poker Entella nel fortino di Chiavari. In coda respirano Vicenza, Cesena e Avellino

A beneficio o meno di cabale e statistiche, il titolo di campione d’inverno della Serie B resta ancora vacante. Tutt’altro che una novità nel torneo votato a sorprese e imprevisti, d’altronde l’aggancio al comando è servito così come la bagarre al vertice ora estesa a tre pretendenti. La 20.a giornata celebra la capolista Frosinone, squadra che assapora la vetta dopo lo scontro diretto vinto contro il Benevento: il pazzo 3-2 finale fissato da Kragl e un doppio Dionisi al 94', intervallati da Lucioni e Ceravolo, esalta il Matusa ed interrompe la striscia di 8 gare utili inanellata dai campani di Baroni. Un successo che costa caro all’ennesimo passo falso in trasferta del Verona, bloccato sull’1-1 a Carpi e agguantato al comando a quota 38 punti dai ciociari. Apre Lasagna abile a sfruttare l’uscita errata di Nicolas, rimedia il solito Pazzini (15 gol in stagione) che esorcizza il 3° stop di fila lontano dal Bentegodi. Se Castori agguanta il 5° risultato utile che vale la quinta posizione, Pecchia è chiamato a riprendersi la vetta solitaria contro il Cesena.

Un’altra Spallata - Detto della bagarre serrata al comando della Serie B, la prima inseguitrice della coppia di testa si porta a 3 lunghezze da Verona e Frosinone. Parliamo dell’esaltante Spal di Semplici, subito risorta dallo stop di Vercelli archiviando rapidamente la pratica Ternana: la tripletta di Zigoni e la firma di Beghetto regalano il terzo posto e condannano gli umbri al penultimo posto. Chi fatica a trovare la continuità è un’altra realtà emersa dalla Lega Pro, il Cittadella, sconfitto per la quarta volta di fila lontano dal Tombolato. La festa nel derby veneto è tutta del Vicenza grazie a Rizzo e Cernigoi, uomini che consegnano il 3° successo di fila a Bisoli e maggiore serenità in classifica. Riparte con un pareggio il Perugia al Curi, segno ‘X’ caro al Latina (6 di fila e 13 nel torneo, più di tutti) che impone l’1-1 agli umbri: succede tutto in avvio con il botta e risposta Guberti-Dellafiore, difensore quest’ultimo che allunga ad 8 la serie positiva dei laziali. Dopo 7 gare senza gioie torna in orbita playoff l’Entella, squadra insuperabile nel fortino di Chiavari inviolato da un anno (27 dicembre 2015, ultimo ko firmato Crotone). Bomber Caputo, ora a quota 11 reti, indirizza il 4-1 rifilato al Novara completato dalla doppietta di Masucci e dall’inutile gol di Galabinov. Boscaglia al tappeto dopo un mese a buoni livelli.

Cesena e Avellino ok - Chi esce dalla zona playoff è il Bari di Colantuono, ancora lontano dal primo squillo in trasferta dopo l’1-1 al Del Duca. Quinta gara utile per l’Ascoli non senza rimpianti: sotto per mano di Tonucci nonostante il fattore campo e l’inferiorità numerica dei pugliesi (espulso Daprelà), serve un gol di Perez al 92' per recuperare la pratica. Il ritorno al Rigamonti, risorsa fondamentale per il Brescia targato Brocchi, propizia il 2-1 dei lombardi ai danni della Pro Vercelli tormentata dal tabù esterno. Doppietta dello scatenato Caracciolo che rende vano il provvisorio pareggio di Mustacchio. In coda ossigeno puro per Cesena ed Avellino: i romagnoli si confermano impeccabili al Manuzzi con Camplone (4 vittorie su 4) e piegano 3-1 il Trapani fanalino di coda. Koné, Garritano e Djuric spengono sul nascere le speranze siciliane alimentate da Rizzato. Quattro gol, due espulsioni e la prima gioia per Novellino nel derby campano contro la Salernitana: il 3-2 finale trova in Jidayi, Ardemagni e Verde gli artefici della festa contro i granata di Bollini.