Empoli, Vivarini: "Concesso troppo all'Avellino, serve continuità"

Serie B
Vincenzo Vivarini, allenatore dell'Empoli (fonte sito Empoli)
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L'allenatore azzurro dopo la sconfitta di Avellino: "Abbiamo concesso troppo agli avversari, per poter vincere in questa categoria è importante l'aspetto mentale. Noi abbiamo avuto un calo, su questo dobbiamo lavorare: manca continuità nei 90 minuti"

Seconda sconfitta consecutiva per l'Empoli che, dopo il ko interno contro il Cittadella, ha perso anche sul campo dell'Avellino. Questo il commento di Vincenzo Vivarini: "Fino al primo gol dell'Avellino abbiamo fatto un'ottima partita, dimostrando di saper gestire bene la palla – ha dichiarato l'allenatore azzurro - In fase difensiva non abbiamo concesso assolutamente nulla, almeno nel primo tempo. Purtroppo per poter vincere in questa categoria è fondamentale l'aspetto mentale, su quest'aspetto dobbiamo lavorare molto. Abbiamo concesso troppe opportunità all'Avellino, mentalmente siamo calati e questa cosa deve rappresentare un argomento di discussione già alla ripresa degli allenamenti. Siamo appena all'inizio e il percorso è ancora molto lungo, dobbiamo interrogarci sui motivi di questo calo. Parlando un po' con i ragazzi siamo tutti convinti che potevamo gestire meglio la partita specialmente dopo la prima rete dei padroni di casa".

"Manca continuità nei 90 minuti"

Hanno pesato anche le assenze e qualche acciacco di troppo: "Nella mia squadra ho tanti titolari, in settimana ho avuto dei problemi e qualche calciatore è rimasto a casa per noie muscolari – prosegue - Pasqual, ad esempio, al pari di Simic non era in condizione ottimale, qualcuno ha accusato le tre partite in pochi giorni. Non mi aggrappo a nessun alibi, lo sapete. Quando vieni ad Avellino sai bene che loro lottano su tutti i palloni, noi lo facciamo soltanto a sprazzi e in questa categoria lo paghi a caro prezzo. Bisogna essere più umili, aggressivi e concentrati, manca la continuità soltanto nei 90 minuti. La rabbia agonistica del nostro avversario era fuori dal comune, ma sull'1-2 non dovevamo mollare la presa".