Pro Vercelli, derby vinto dopo 17 anni. Grassadonia: "Vittoria fondamentale, mentalità giusta"
Serie BL'allenatore della Pro dopo l'importante successo del derby: "1-0 meritato, potevamo fare anche più gol. Vittoria importante che arriva nel momento giusto: finora ce la siamo giocata con tutti"
La vittoria giusta che arriva nel momento giusto. Il derby del Piemonte - a 17 anni dall’ultima volta - va alla Pro Vercelli, capace di battere fuori casa il Novara. Vittoria fondamentale per la squadra di Gianluca Grassadonia, ora non più ultima in solitaria: “È stata una vittoria contro una squadra importante, che viveva un ottimo momento. Abbiamo lavorato bene tutti, la partita è stata preparata leggermente in maniera diversa dal solito. Venivamo da una sconfitta brutta, condizionata dagli episodi: sono contento per i ragazzi e per aver regalato una grande gioia ai nostri tifosi”, ha raccontato dopo il 90’. Successo che sarebbe anche potuto essere più largo per la Pro: “Abbiamo sprecato occasioni importanti, ma la squadra ha lavorato bene in fase di non possesso palla. Siamo tornati a vincere qui dopo 17 anni, una vittoria fondamentale in una partita delicatissima. Pensavo che il Novara potesse cambiare modulo, ma così non è stato”.
"Ce la siamo giocata alla pari con tutti"
L’allenatore ex Paganese si è poi espresso sui singoli, a partire da Morra, autore del gol decisivo: “Spero cresca in fretta, deve imparare a ragionare e a giocare per la squadra: spero possa diventare protagonista, ci darà una grande mano. Quando fai le cose al massimo, non puoi avere dubbi: ho un gruppo importante, spesso però la differenza la fanno gli episodi. Questo mestiere è fatto così, bisogna saper convivere con le bufere e con le giornate di sole”. Sulla classifica (cortissima, tutti in dieci punti), infine, Grassadonia si esprime così: "La nostra classifica penso sia insolita: tolte le prime tre partite, ce la siamo giocata alla pari con tutti. Ci mancano diversi punti, ma la mentalità è quella giusta. Non è facile giocare ogni settimana come se fosse la partita della vita, ci vuole grande responsabilità”, ha concluso.