Foggia, Gerbo: "Siamo tutti con Stroppa"
Serie BIl centrocampista: "La gara col Venezia somiglia a quella contro il Melfi dell’anno scorso, che rappresentò una svolta. Bisogna dimostrare con i fatti di poter svoltare, ci dispiace che l’allenatore si prenda responsabilità e colpe nostre"
Nonostante il pareggio acciuffato nei minuti finali di una gara contro il Venezia che sembrava già persa, il Foggia non sta attraversando un momento semplice e la tifoseria - venerdì sera allo Zaccheria - ha dimostrato di non avere più molta pazienza. Tre giorni dopo quanto accaduto, il centrocampista Alberto Gerbo ha parlato in conferenza stampa del momento del gruppo e anche dell’unità del gruppo intorno alla figura dell’allenatore, Giovanni Stroppa: "La gara col Venezia per certi versi è paragonabile a quella contro il Melfi della scorsa stagione - ha iniziato dicendo il giocatore - quello fu il punto di svolta del campionato e anche adesso bisogna dimostrare con i fatti di poter svoltare".
"Il 2-2 ha tanti lati positivi, sotto diversi punti di vista. Prendiamo tutto quello che di positivo c’è stato e voglio portare con me l’abbraccio che ci siamo dati con i miei compagni a fine gara. Dobbiamo ripartire da quello, ma dobbiamo farlo veramente stavolta. E’ un momento difficile, come può succedere a tutti e come già è successo nella scorsa stagione. In quel caso l’obiettivo era la promozione e alla fine della stagione venne raggiunto. Quest’anno invece è la salvezza e speriamo di riuscire a centrarlo anche stavolta. Noi siamo con Stroppa e lo saremo sempre, crediamo fortemente in ciò che ci ha insegnato e che continua ad insegnarci e siamo molto dispiaciuti per tutte le volte che si prende responsabilità e colpe anche quando magari sarebbero da attribuire a noi giocatori".
E ancora: "Per quanto riguarda la mancanza di cattiveria, è un aspetto che abbiamo analizzato spesso. A volte il fallo tattico è importante e secondo me un po’ di malizia in più può servire. Abbiamo cambiato modulo e ci sono in entrambi i pro e i contro, almeno per quanto mi riguarda: quando giochiamo con il 3-5-2 l’aspetto positivo è che c’è una copertura migliore in difesa e io mi trovo meno spesso a subire gli uno contro uno, però di contro c’è da dire che bisogna avere più gamba e correre molto di più per ricoprire quel ruolo. Quando invece si gioca con il 4-3-3 soffro di più la fase difensiva ma riesco a fare meglio la fase offensiva perché sono aiutato dall’altro esterno sulla mia fascia". La prossima gara sarà contro la Salernitana: "Spero che riusciremo a prendere gli spunti positivi visti col Venezia per avere la forza di affrontare una buona squadra, con buone individualità. Inoltre, in casa, hanno anche la spinta del loro pubblico e dovremo farci trovare pronti".