Ascoli, Cosmi: "Mercato? Grande lavoro della società"

Serie B

L'allenatore bianconero tra campo e mercato: "La società sta facendo un grande lavoro, hanno tenuto in considerazione le esigenze che avevo. Sono contento di come sta lavorando la squadra, c'è bisogno di coesione con i tifosi per raggiungere la salvezza"

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Il 2017 si è chiuso con una vittoria a Brescia, l'Ascoli è ripartito per questo 2018 con l'obiettivo di inseguire la salvezza. Dal mercato sono arrivati già Martinho e Ganz, da oggi è ufficialmente un calciatore bianconero anche Monachello. Serse Cosmi ha fatto un bilancio della situazione: "Faccio una premessa: nell'arco della mia lunga esperienza ho vissuto tanti mercati, addirittura anche quelli che si facevano tempo fa con le finestre di novembre e il mio concetto sul mercato di gennaio è sempre lo stesso, è lungo e dannoso soprattutto per noi allenatori, con due gare di campionato che si giocano a mercato ancora in corso – ha dichiarato l'allenatore bianconero - In virtù dei tanti mercati vissuti, dico che è la prima volta in cui tutti gli obiettivi prefissati arrivano nel tempo giusto, il tempo minimo possibile. Per questo ringrazio il Presidente, la Società, il Direttore Sportivo e tutti quelli che si sono dati da fare perché questo credo sia il segnale che la gente voleva. La Società avrebbe potuto temporeggiare per risparmiare, invece ha tenuto in considerazione le esigenze che avevo, ha fatto un lavoro eccellente, mi ha consegnato quasi alla ripresa della preparazione tre giocatori che erano i nostri obiettivi e questa è un'impresa. Oggi abbiamo un gruppo omogeneo che si è dovuto completare a causa anche degli infortuni avuti. I tre nuovi acquisti? Ho letto in rassegna che qualcuno ha scritto che questi tre calciatori hanno giocato pochissimo, ma hanno giocato poco per motivi tecnici e non fisici, hanno tanta voglia di mettersi in evidenza, hanno meno benzina degli altri, è vero, ma basta solo rimetterla in corpo. Noi puntiamo sulla loro voglia di dimostrare, ma bisogna dar loro tempo di entrare in condizone fisica". 

Sulla squadra e i tifosi

"Sono soddisfatto di come i ragazzi si sono ripresentati dopo le vacanze, meglio di quanto pensassi, tutti in condizioni ottimali, quindi devo confermare quanto detto quasi subito dopo il mio arrivo: questo è un gruppo che lavora e sa lavorare, tutti hanno fatto esattamente quello che avevamo richiesto – prosegue - L'unico che ha avuto un paio di giorni in più di vacanza per via del viaggio lungo che ha dovuto fare è stato Addae, ma è tornato dal Ghana addirittura dimagrito. In questa settimana, senza il campionato, abbiamo potuto lavorare su concetti più specifici. Tifosi? Non finirò mai di ringraziare la gente e la Società per come mi hanno accolto; più volte ho detto che è stata un'accoglienza anche immeritata per quello che avevo mostrato qui. L'obiettivo salvezza non voglio chiamarlo impresa o miracolo: se c'è coesione fra squadra, Società e Tifosi si vincono le partite e faremo un'impresa, ma se non c'è coesione la salvezza sarebbe un miracolo. I Tifosi hanno dato apporto sia in termini coreografici che di intelligenza. Non ho mai fatto appelli e non li farò ora, ma, dopo averli ringraziati per l'accoglienza, dico loro che da qui alla fine del campionato il Del Duca dev'essere un campo difficile per ogni avversario. Il girone di ritorno sarà tremendo sotto l'aspetto dello stress, andremo incontro a qualche difficoltà e in quei frangenti oltre ad aggrapparci a noi stessi ci aggrapperemo ai Tifosi che dovranno darci una mano. Che sarà un girone difficile lo si evince anche dalle squadre della bassa classifica che si stanno rinforzando più di quelle che sono a metà e che pensano d'essere già salve. Non so quale sarà la quota salvezza, ma statisticamente fra le ultime 5 del girone di andata una o due finiscono per sfiorare i play off. La lotta per la salvezza coinvolge secondo me 10-15 squadre anche se qualcuno mi prenderà per matto. Noi abbiamo il vantaggio di avere la consapevolezza di dove possiamo e dobbiamo arrivare e questo è un vantaggio, seppur effimero. Dobbiamo vivere il girone di ritorno come se iniziasse un nuovo campionato, sarà un banco di prova per i giocatori e per me perché voglio capire anche chi di loro potrà far parte di un discorso diverso. Non voglio illudere nessuno, penso alla realtà prima di sognare, ma siccome sono anche un sognatore voglio vedere chi può far parte di un discorso che potrà far grande l'Ascoli il prossimo anno".