L'allenatore del Palermo alla vigilia della gara con la Cremonese: "Abbiamo problemi dietro, ci possono mettere in difficoltà. Se facciamo gli stessi punti delle altre squadre siamo in Serie A, abbiamo il destino nelle nostre mani"
Impegno casalingo contro la Cremonese, Palermo chiamato a riscattare il pareggio col Pescara e a riprendere il cammino verso la Serie A. Bruno Tedino ha presentato così la sfida del Barbera: "Bisogna innanzitutto vedere i miei calciatori come stanno dal punto di vista fisico, ci sono degli avversari che possono dare fastidio e giocano in maniera differente – ha dichiarato l'allenatore rosanero in conferenza stampa – Ad esempio la Cremonese potrebbe cambiare modulo e noi abbiamo dei problemi in difesa. Con intelligenza e devozione siamo spesso riusciti a uscire da situazioni complicate. Il Parma? Se batte il Cittadella ci supera, guarderò la partita. Ma a otto giornate dalla fine, per come siamo messi, se facciamo gli stessi punti degli altri siamo in Serie A. Abbiamo il nostro destino nelle mani, dobbiamo sempre entrare in campo con spirito di sacrificio".
"Dispiace dover sempre combattere con gli infortuni"
Poi Tedino torna sulla partita contro il Pescara: "Il concetto non era solo la doppia punta, volevamo vincerla giocando con più attaccanti – prosegue – Se dopo il gol del vantaggio non subivamo subito il pareggio, sarebbe andata a finire come contro il Carpi. Noi proseguiamo il lavoro svolto in questi dieci mesi, ci dà molto fastidio dover trovare ogni volta delle soluzioni per gli infortuni. Alcuni calciatori come Bellusci hanno avuto dei traumi, Rajkovic invece ha fatto la risonanza per il problema legato al solito discorso e non si è allenato. Ora devo pensare solo alla squadra, tutti devono sentirti titolari per rendere al meglio".