L’allenatore: "L’obiettivo della salvezza è stato raggiunto, sono stato chiamato per questo, e mi da grande soddisfazione. Ringrazio anche presidente e società che mi hanno chiamato. Inoltre ho avuto un ottimo rapporto con i giocatori"
Serviva un punto per ottenere la salvezza e il punto è arrivato contro il Venezia. Il Pescara di Giuseppe Pillon chiude la sua stagione con uno 0-0 contro il Venezia in trasferta e sale così a quota 48 punti in classifica. Al termine del match contro la formazione di Inzaghi proprio l’allenatore ha parlato del presente e non soltanto: “Per noi era essenziale portare via un punto contro una squadra che, in casa, ha regalato poco agli avversari, nel senso che ha sempre fatto delle grandi vittorie. Abbiamo fatto, secondo me, un primo tempo anche buono, abbiamo avuto qualche occasione, così come il Venezia. E’ stata una partita giocata alla pari nel primo tempo, mentre nella ripresa abbiamo badato più al sodo, cioè a difenderci, a chiudere tutti gli spazi, cercando di non regalare traversoni al Venezia perché sapevamo che il Venezia è molto forte nel gioco aereo, perciò abbiamo raggiunto un obiettivo per noi molto importante. Era essenziale per noi il punto, al di là del fatto che forse non serviva neanche, però quando sei in campo non lo sai, e noi abbiamo lottato su tutti i palloni; quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto. L’obiettivo della salvezza è stato raggiunto, sono stato chiamato per questo, e mi da grande soddisfazione. Ringrazio anche presidente e società che mi hanno chiamato. Inoltre ho avuto un ottimo rapporto con i giocatori. tutti sono stati molto disponibili e li devo ringraziare per quello che hanno fatto per me”.
“Secondo me il Venezia è una squadra molto solida, che regala pochissimo all’avversario, è la compagine giusta per queste competizioni, dove bada all’essenziale, sfrutta molto gli esterni - ha aggiunto Pillon sull’avversario di serata - è una squadra che può dire la sua e credo che possa andare molto avanti, anche per la tranquillità mentale: ha fatto un grandissimo campionato, grandissime cose, e potersi giocare così i playoff costituisce, per il Venezia, secondo me, un vantaggio psicologico. Incredibile quello che è successo al Frosinone: pensate che amarezza possano provare questi ragazzi, due volte così; mentre al Parma va sempre bene, l’hanno scorso me l’hanno fatta, in finale. Hanno un po’ di… “fortuna”. Però complimenti a loro. Questo spogliatoio mi porta sfortuna, ho pensato entrandoci, ed ho sperato che andasse tutto bene, e così è stato. Playoff? Io sono di Mogliano, per cui spero che fino in fondo ci vada il Venezia, anche perché conosco bene Inzaghi, è un bravissimo allenatore, una bravissima persona, poi c’è D’Angelo che è stato il mio secondo al Chievo, per cui gli auguro di tutto cuore di raggiungere il suo obiettivo. Sarebbe, penso, per loro, una grande soddisfazione".