Forte presa di posizione della società abruzzese sul suo profilo social contro un utente che aveva criticato un tweet sui fatti di Bulgaria-Inghilterra
Dopo Juan Jesus e la Roma, anche il Pescara offre un altro esempio concreto di lotta al razzismo. Stamattina la società abruzzese aveva scritto un tweet di solidarietà per i fatti di Bulgaria-Inghilterra, partita sospesa due volte per cori razzisti dei tifosi di casa contro i giocatori inglesi di colore. Un tifoso non ha però gradito questa scelta, criticando la scelta della società e "minacciando" di non tifare più la squadra se avesse continuato con "questa storia del razzismo"
La risposta del club
Il Pescara non ha però ignorato la reazione anzi, ha colto al volo le insolite minacce dell'utente per ribadire: "FACCIAMO NOI? Bene, signori e signori, Andrea non è più un nostro tifoso". Il problema è stato così risolto alla radice. Tu non vuoi tifarci? Siamo noi che non ti vogliamo. Una risposta che è stata apprezzata dagli altri followers della squadra ed è diventata in breve virale. Anche il presidente della Lega di Serie B, Mauro Balata, ha apprezzato molto la presa di posizione del Pescara e non ha mancato di ricondividerla e rivolgere i complimenti alla società. A Balata si è aggiunto anche il numero uno della Federcalcio, Gabriele Gravina. Il mondo del calcio si schiera compatto contro il razzismo