Serie B, Spezia-Pescara col pubblico: ultima gara a porte aperte prima del decreto. VIDEO

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Il posticipo della 27esima giornata di serie B tra Spezia e Pescara entrerà a suo modo nella storia: sarà infatti l'ultima partita di calcio che si giocherà a porte aperte prima dell'effettiva entrata in vigore del decreto ministeriale che impone le porte chiuse a tutte le manifestazioni sportive sino al 3 aprile come misura di prevenzione per contenere l'emergenza coronavirus. I tifosi sono entrati regolarmente nell'impianto di gioco ma i giocatori hanno messo in pratica alcune misure che l'Fmsi ha indicato per gli sportivi: i giocatori sono entrati in campo senza prendere per mano i bambini che di solito li accompagnano e non si sono stretti la mano nel classico saluto iniziale prima del fischio d'inizio 

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Il paradosso passa da La Spezia, ma in un certo senso anche un pezzetto di storia. Protagonisti, allo stesso tempo involontari ma consapevoli, i tifosi dei bianconeri di casa e del Pescara, giunti allo stadio Picco per assistere alla partita tra le proprie squadre valida per il posticipo della 27esima giornata del campionato di Serie B. Per l’ultima volta, almeno per il prossimo mese. Proprio pochi minuti prima dell’ingresso dei sostenitori nello stadio ligure, infatti, era arrivata l’ufficializzazione del decreto ministeriale che impone, ovviamente da domani, il divieto di manifestazioni sportive a porte aperte. Ed è proprio in questo che risiede il paradosso, quello di un paese che si sta organizzando per provare a contenere il più possibile il diffondersi del coronavirus ma che non ha saputo omologare le decisioni sportive prese dalle varie federazioni. E così, se a Torino e Napoli si è deciso di rinviare le sfide di ritorno delle semifinali di Coppa Italia, in serie B si è deciso di andare avanti come nulla fosse, consentendo ai tifosi delle zone non a rischio di presentarsi allo stadio. Cosa che da domani, e qui invece risiede la portata storica dell’evento, non potrà più accadere. Ma se i tifosi sono potuti entrare tranquillamente nell’impianto, i giocatori hanno già cominciato a mettere in pratica alcune delle le norme suggerite dalla Fmsi (Federazione Medico Sportiva Italiana): niente mano ai bambini al momento dell’ingresso in campo e niente saluto con gli avversari prima del fischio d’inizio. Per il prossimo mese almeno ci sarà da abituarsi anche a questo.