Cosenza, Braglia: "Siamo stati imbarazzanti. Chiedo scusa ai tifosi"
Serie C - Lega ProDopo il derby vinto contro la Reggina, il Cosenza crolla clamorosamente contro la Casertana al San Vito-Marulla. Dura l’analisi di Braglia: "Siamo stati imbarazzanti, chiediamo scusa ai tifosi. Prestazioni così non sono tollerabili"
La vittoria illusoria contro la Reggina lo scorso martedì, Granillo sbancato 58 anni dopo l’ultima volta. Cosenza guarito dalla cura Braglia? Macché, tutt’altro. Perché i rossoblù falliscono malamente l’esame di maturità: a pochi giorni dal derby vinto contro il gli amaranto grazie alla rete di Mendicino, il Cosenza cade bruscamente in casa contro la Casertana. Uno 0-3 che lascia senza parole i tifosi presenti sugli spalti del San Vito-Marulla, ed è proprio ai sostenitori della formazione calabrese che l’allenatore del Cosenza Piero Braglia rivolge il primo pensiero dopo il pesantissimo ko: "Siamo stati imbarazzanti, non mi è piaciuto né l’atteggiamento né la partita, fin dall’inizio loro erano più pronti di noi sia agonisticamente che tatticamente, bisogna solo chiedere scusa ai tifosi perché io sarei andato via se fossi stato in loro: prestazioni così non sono tollerabili", la dura analisi dell’allenatore del Cosenza.
"Ora bisogna solo lavorare e basta. La squadra deve ritrovarsi"
Braglia non nasconde il difficile momento che sta vivendo la sua squadra: "Io posso cambiare tutto ciò che voglio, ma non si possono fare queste genere di errori, non accetto queste cose, come sono stati fatti degli elogi a Reggio adesso è ora di lavorare a testa bassa: domani e dopodomani ci alleneremo, mi dispiace per le famiglie ma adesso questa è la priorità, il primo a sbagliare oggi sono stato io". L’allenatore del Cosenza poi prosegue nella sua analisi: "Il cambio di Loviso? Scelta tecnica. Questa squadra ha dei problemi nel momento in cui non riesce a fare delle cose che dovrebbe saper fare, sono tre partite che sono a Cosenza e nessuno ha mai saltato l’uomo: questa squadra deve ritrovarsi e fare un gran lavoro mentale", ha concluso Piero Braglia.