Playoff Serie C, Pescara-Audace Cerignola 1-1: gli HIGHLIGHTS
playoff serie c @ Foto ufficio stampa PescaraAlla fine al Pescara di Baldini basta un pareggio per andare in finale: 1-1 contro l'Audace Cerignola, e ora il sogno Serie B è davvero concreto. Di fronte agli abruzzesi, la doppia sfida contro la Ternana
Va bene anche così, con un pareggio. Va di lusso. Il primo pareggio di questi suoi playoff, il primo pareggio dopo dodici partite (otto vittorie e sconfitte) è il timbro che mancava al Pescara per guadagnarsi la sua terza finale play off di serie C. Perché, come contro il Catania e come contro la Vis Pesaro, è stata la gara d’andata a fare la differenza: troppo pesante il 4-1 del ‘Monterisi’.
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Il Cerignola ci ha provato, lo ha fatto con coraggio e buona qualità, ha pure spaventato l’Adriatico -vestito a festa come da tempo non si vedeva, con 19mila spettatori- ha colpito una clamorosa traversa con Tascone e ha impegnato Plizzari in un altro paio di occasioni ma quando Merola ha raccolto il cross da sinistra di Moruzzi e lo ha sbattuto in porta -dodicesimo gol stagionale- lì si è capito che la pratica era pronta per essere chiusa in archivio. Il gol di Salvemini è stato il guizzo che ha tenuto l’Audace attaccato al sogno; l’espulsione di Ligi, nel cuore del secondo tempo, quello che ha buttato giù il drappo del sipario.
La stagione, il Pescara, l’ha incominciata con il manifesto di Silvio Baldini (“In questa città c’è la magia, c’è tutto per fare bene”), l’ha alimentata arrampicandosi in cima alla classifica alla fine del girone d’andata, l’ha poi complicata con un inverno freddissimo (una sola vittoria in dieci partite tra dicembre e febbraio), perdendo posizioni e consenso, l’ha ultimata con una sbocciatura nuova e parecchio brillante. Lo scatto decisivo al momento giusto.
Trova una Ternana che ha battuto al ‘Liberati’ alla prima di campionato per poi pareggiare al ritorno, tre giorni prima di Natale. Ma questo adesso, si sa, non conta nulla. Così come conta zero il vantaggio della classifica della stagione regolare a favore delle fere (secondo posto contro quarto, 74 punti contro 67). Una finale, una doppia finale è una miscela tutta diversa. Pescara, dopo quattro, difficili anni di C, sogna il ritorno in B. Già a luglio Baldini ci credeva e adesso, con lui, tutta una città.