Simone Mazzocchi: “Sono rimasto a Cosenza per riportarlo in Serie B coi miei gol"

“Io sto bene, lei?”. Di fronte a quel ‘lei’, quasi restiamo stupiti. Non capita mai. “Ci diamo del tu?” chiediamo. “Certo! Sai, di fronte a chi non si conosce…”. Ha 27 anni, Simone Mazzocchi, ma sembra avere davvero un’educazione di altri tempi. “In effetti non uso nemmeno troppo i social. Dovrei stare più al passo con i tempi”. Sul suo profilo Instagram, di fatto, si vedono quasi solo i suoi gol… E quest’anno ce ne sono tanti. 6, da inizio stagione, è il tuo migliore inizio. “Sì, devo dire che sono molto soddisfatto. E la cosa più bella è che questa soddisfazione personale combaci con quella per i risultati della squadra: sabato abbiamo portato a casa una vittoria importantissima a Latina e ora ci aspetta il Benevento” Latina-Cosenza: 0-1. Il gol decisivo è stato il tuo. “Ma la crescita della squadra è stata frutto di un lavoro estivo veramente importante, in cui abbiamo riazzerato ed eliminato le scorie di una retrocessione che ci ha fatto molto male. Ci siamo compattati e stiamo andando avanti bene. Proprio l’1-0 la dice lunga: il gol è arrivato presto, abbiamo sofferto e abbiamo vinto. E ora siamo molto in alto in classifica” Ecco, la retrocessione. Non è così scontato che un giocatore con diversi anni di B alle spalle, decida di restare anche in C. Come mai questa scelta? “Non è stato facile ripartire, proprio a livello ambientale. Voglio essere chiaro: non parlo di tifosi, parlo proprio di come ci sentivamo noi come squadra. È stato un enorme dispiacere per tutti. Ma nel calcio si cade e ho scelto di fare un passo indietro per farne due in avanti. Da parte mia e di tutti quelli che hanno vissuto la retrocessione, c’è tutta la voglia di rimettersi in carreggiata e fare le cose per bene. Dispiacere e voglia sono le due parole chiave di questa stagione” Hai parlato di due passi avanti: non hai mai segnato così tanto a inizio stagione. E le proiezioni ti vedono in doppia cifra: sarebbe il tuo miglior campionato. La C ti sta stretta? “Al Cosenza di sicuro! A me, dovete dirlo voi. Però è vero che rispetto a quando ho cominciato a giocare la mia esperienza me la sono fatta. Poi è importante sapersi adattare: il Girone C penso sia il più tosto per temperamento delle squadre e per atmosfera negli stadi” Hai 27 anni, sei nella tua maturità calcistica. E a proposito di sapersi adattare, in attacco hai provato in carriera quasi tutti i ruoli. Ti piace questa tua nuova posizione? “A Cosenza fino all’anno scorso ero la seconda punta, che si inseriva e giocava vicino a un attaccante fisicamente più importante. Ora la boa sono diventato io: gioco spalle alla porta e mi ritrovo più in area. Ed è anche per questo che segno di più: ho più occasioni. In passato sono stato anche esterno d’attacco, per dire. Oggi è tutta un’altra cosa” E in cosa devi migliorare? “Proprio nel gioco spalle alla porta. È chiaro, si lavora su tutto e si deve migliorare su tutto. Ma sulla parte della gestione palla, dell’imposizione fisica, devo insistere” La collocazione arriva per intuizione di Buscè. Come ti trovi con il nuovo allenatore? “Il mister è preparatissimo. Ma soprattutto è schietto. Ed è la cosa che ho apprezzato di più. Non ha problemi a dire le cose e hai sempre la percezione che non faccia le sparate a caso. Se si lamenta, se deve rimproverare, lo fa per farti crescere. Sempre. Un conto è dire le cose come stanno giusto per dirle, un altro per avere un riscontro reale sul campo” E con te, c’è stato un confronto? “Sì, durante il ritiro. Un confronto faccia a faccia, voleva che dessi il 110% in allenamento. Ci siamo chiariti in maniera molto diretta, ci siamo riallineati e stiamo lavorando benissimo” Un milanese a Cosenza come si trova? “Da Dio! È il mio terzo anno qui e poi non è per niente vero che al sud faccia caldo. Qui il freddo si sente eccome, e piove!” Quasi come a casa? “No ! Però è vero che mi sento a casa. Ho controllato la mia rubrica telefonica, ho tantissimi contatti di qui. E il clima non è cambiato nemmeno con la retrocessione. O meglio: qui le persone vivono per il Cosenza: la retrocessione è stata una brutta botta e per me le contestazioni sono state una dimostrazione d’amore, non di rabbia. Ed è compito nostro mostrare tutto il rispetto per questa piazza, ora” Il gol più bello che hai segnato? “Reggina-Ternana, agosto 2021. Abbiamo perso, ma ho segnato in rovesciata una rete bellissima. Però…” Però? “Però due settimane fa ne avrei segnato anche uno di tacco con il Cosenza. Ma me l’hanno tolto, dando autogol. Ci stiamo lavorando per farmelo riassegnare. Se ce la dovessi fare, forse potrebbe salire al primo posto!”

Cosa vedere:

Come vederlo:

Online con Sky:

Simone Mazzocchi: “Sono rimasto a Cosenza per riportarlo in Serie B coi miei gol"

Valentino Della Casa