Lippi e Sacchi: Kakà rimarrà, sbagliato essere avidi
CalciomercatoIl ct della Nazionale: "Certo, gli sceicchi si sono innamorati del calcio occidentale e vogliono costruire delle squadre con risorse economiche a cui noi non siamo più abituati...". Arrigo: "Di Kakà ce n'è uno solo, è un fuoriclasse e un professionista"
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Il ct della nazionale italiana, Marcello Lippi, ritiene che alla fine Kakà resterà al Milan. Questa l'impressione confidata ai giornalisti al suo arrivo all'hotel Gran Visconti Palace, a Milano, per la riunione tra calciatori, allenatori e arbitri organizzata dalla Federcalcio. "Non so, il Milan vacilla di fronte a una offerta del genere - ha detto Lippi, rispondendo a una domanda - aspetto di vedere. Certo, gli sceicchi si sono innamorati del calcio occidentale e vogliono costruire delle squadre con risorse economiche a cui noi non siamo più abituati...". Il ct azzurro ha fatto poi capire di aver ricevuto nei tre anni scorsi offerte anche dai paesi arabi.
"Il Milan sbaglia se dà via Kakà per comprare 3 o 4 giocatori. Di Kakà ce n'è uno solo, è un fuoriclasse ed è un professionista". Se lo vende, il Milan deve farlo per ripianare il bilancio e andare a cercare giocatori in ascesa". Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan ed ex ct della Nazionale, si esprime così sulla trattativa che sta monopolizzando l'attenzione nel mercato invernale. Il Manchester City e' intenzionato a strappare Kakà al Milan con un enorme investimento. Il giocatore, pero', puo' recitare un ruolo determinante nell'affare. "L'avidità è una cattiva consigliera. Se fossi in Kakà, ci penserei bene prima di andare al Manchester City. Shevchenko docet: l'ucraino, attratto da un'offerta faraonica, se n'è andato dal Milan al Chelsea per una scelta economica più che professionale. E oggi, probabilmente, è pentito", dice ancora Sacchi.
Il ct della nazionale italiana, Marcello Lippi, ritiene che alla fine Kakà resterà al Milan. Questa l'impressione confidata ai giornalisti al suo arrivo all'hotel Gran Visconti Palace, a Milano, per la riunione tra calciatori, allenatori e arbitri organizzata dalla Federcalcio. "Non so, il Milan vacilla di fronte a una offerta del genere - ha detto Lippi, rispondendo a una domanda - aspetto di vedere. Certo, gli sceicchi si sono innamorati del calcio occidentale e vogliono costruire delle squadre con risorse economiche a cui noi non siamo più abituati...". Il ct azzurro ha fatto poi capire di aver ricevuto nei tre anni scorsi offerte anche dai paesi arabi.
"Il Milan sbaglia se dà via Kakà per comprare 3 o 4 giocatori. Di Kakà ce n'è uno solo, è un fuoriclasse ed è un professionista". Se lo vende, il Milan deve farlo per ripianare il bilancio e andare a cercare giocatori in ascesa". Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan ed ex ct della Nazionale, si esprime così sulla trattativa che sta monopolizzando l'attenzione nel mercato invernale. Il Manchester City e' intenzionato a strappare Kakà al Milan con un enorme investimento. Il giocatore, pero', puo' recitare un ruolo determinante nell'affare. "L'avidità è una cattiva consigliera. Se fossi in Kakà, ci penserei bene prima di andare al Manchester City. Shevchenko docet: l'ucraino, attratto da un'offerta faraonica, se n'è andato dal Milan al Chelsea per una scelta economica più che professionale. E oggi, probabilmente, è pentito", dice ancora Sacchi.