Lotito: "Rossi? Morto un Papa se ne fa un altro"
CalciomercatoIl presidente della Lazio non è preoccupato dalla scelta del tecnico di lasciare i biancocelesti: "Quando saprò la scelta del nostro allenatore mi attiverò per trovare un sostituto, ma non credo che Delio voglia andarsene. Ci incontreremo entro venerdì"
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"Ma qual è il problema? Morto un Papa se ne fa un altro". Claudio Lotito non è turbato dalla scelta di Delio Rossi (poi smentita dallo stesso tecnico) di dire addio alla Lazio. "Se ha scelto di non allenare più la Lazio è una scelta sua ed è suo diritto farlo, visto che ha un contratto in scadenza - dice il presidente a Radio Radio - Se Rossi ha deciso di andare via troveremo un'altra soluzione". Il tecnico ha detto che la "situazione si è incancrenita" e che aspetta una riposta da Lotito da due settimane: "Avevamo un appuntamento per giovedì sera, l'ho chiamato per comunicargli questo fatto ma aveva il cellulare staccato. I tempi li stabilisco io perchè sono il presidente, non li stabilisce certo un mio dipendente. Se una persona non è più disponibile, pazienza. Se lui ha una impellenza legata a una situazione specifica, dove gli hanno detto 'O vieni oggi o non vieni più" è un problema suo e lo deve dire. Io vedrò Delio Rossi, se poi ha deciso di andare via me lo comunicherà. Se la scelta l'ha fatta già, basta una telefonata". Quindi, sul futuro: "Appena Delio Rossi mi comunicherà che andrà via, mi attiverò per trovare il sostituto. La Lazio troverà sicuramente un allenatore di livello".
Delio Rossi fa un passo indietro. Il tecnico della Lazio, intervenendo a Radio Incontro, smentisce di avere mai detto "Il prossimo anno non sarò più l'allenatore della Lazio e questa sera comunicherò la mia decisione a Lotito". Però dalle sue parole si capisce che il rapporto con il club biancoceleste, e in particolare col presidente, è arrivato al capolinea. "Io è quindici giorni che sono a Roma, mentre lui si era preso 3-4 giorni per darmi una risposta che dopo due settimane ancora non è arrivata. Ma non è arrivato neanche un appuntamento... Il problema sta in questi termini: quando ho visto il presidente abbiamo parlato di tutto, poi mi ha chiesto 3-4 giorni di tempo per dare una risposta. Da allora sono passati quindici giorni, questo significa che da allora ha fatto altri tipi di valutazioni o non aveva fretta. Io non ho fretta, ma la sensazione è che qui si abbia paura a fare la prima mossa. Io non ne ho di questi problemi, uno si deve assumere le sue responsabilità nella vita. Qualcuno dovrà fare la prima mossa. Uno nella vita deve fare delle scelte e prendere delle decisioni. E ci sono tempi e modi per farlo.
"Ma qual è il problema? Morto un Papa se ne fa un altro". Claudio Lotito non è turbato dalla scelta di Delio Rossi (poi smentita dallo stesso tecnico) di dire addio alla Lazio. "Se ha scelto di non allenare più la Lazio è una scelta sua ed è suo diritto farlo, visto che ha un contratto in scadenza - dice il presidente a Radio Radio - Se Rossi ha deciso di andare via troveremo un'altra soluzione". Il tecnico ha detto che la "situazione si è incancrenita" e che aspetta una riposta da Lotito da due settimane: "Avevamo un appuntamento per giovedì sera, l'ho chiamato per comunicargli questo fatto ma aveva il cellulare staccato. I tempi li stabilisco io perchè sono il presidente, non li stabilisce certo un mio dipendente. Se una persona non è più disponibile, pazienza. Se lui ha una impellenza legata a una situazione specifica, dove gli hanno detto 'O vieni oggi o non vieni più" è un problema suo e lo deve dire. Io vedrò Delio Rossi, se poi ha deciso di andare via me lo comunicherà. Se la scelta l'ha fatta già, basta una telefonata". Quindi, sul futuro: "Appena Delio Rossi mi comunicherà che andrà via, mi attiverò per trovare il sostituto. La Lazio troverà sicuramente un allenatore di livello".
Delio Rossi fa un passo indietro. Il tecnico della Lazio, intervenendo a Radio Incontro, smentisce di avere mai detto "Il prossimo anno non sarò più l'allenatore della Lazio e questa sera comunicherò la mia decisione a Lotito". Però dalle sue parole si capisce che il rapporto con il club biancoceleste, e in particolare col presidente, è arrivato al capolinea. "Io è quindici giorni che sono a Roma, mentre lui si era preso 3-4 giorni per darmi una risposta che dopo due settimane ancora non è arrivata. Ma non è arrivato neanche un appuntamento... Il problema sta in questi termini: quando ho visto il presidente abbiamo parlato di tutto, poi mi ha chiesto 3-4 giorni di tempo per dare una risposta. Da allora sono passati quindici giorni, questo significa che da allora ha fatto altri tipi di valutazioni o non aveva fretta. Io non ho fretta, ma la sensazione è che qui si abbia paura a fare la prima mossa. Io non ne ho di questi problemi, uno si deve assumere le sue responsabilità nella vita. Qualcuno dovrà fare la prima mossa. Uno nella vita deve fare delle scelte e prendere delle decisioni. E ci sono tempi e modi per farlo.