"Mario vuol tornare in squadra". Legrottaglie: incontri Gesù

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Mario Balotelli, sempre al centro di polemiche e notizie
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L'agente dell'attaccante nerazzurro, Raiola, dopo l'esclusione dalla decisiva trasferta di Londra in Champions: "Dovrà comportarsi sempre da professionista". E arriva il consiglio del difensore bianconero: "In Dio, Balotelli può ritrovare pace e serenità"

"Mario deve tornare a lavorare per ritrovare un posto in squadra. Deve sempre comportarsi come un grande professionista". Usa un tono conciliante il procuratore di Mario Balotelli, Mino Raiola, all'indomani dell'esclusione dell'attaccante dell'Inter dai convocati per Londra e a poche ore dalla sfida di Champions League con il Chelsea. "Mario deve essere sempre aperto e critico per migliorare", ha aggiunto all'ANSA Raiola, secondo il quale è ancora possibile recuperare il rapporto con Josè Mourinho. L'agente di Balotelli ha negato l'ipotesi di una cessione del suo assistito. "Ha un contratto di tre anni e quindi chi decide il suo futuro è la società - ha detto Raiola -. Hanno per le mani un grande talento e devono gestirlo. Da parte nostra ci sarà piena collaborazione".

Un incontro con la fede e con Gesù, per ritrovare pace e serenità. E' il consiglio che Nicola Legrottaglie, il difensore della Juventus convertitosi all'evangelismo, dà all'interista Mario Balotelli, escluso dalla supersfida contro il Chelsea dopo l'ennesimo litigio con il suo allenatore. Il calciatore ha presentato, oggi al centro sportivo della Juventus, 'Cento volte tanto. Con la fede vivo meglio', libro - il secondo - dedicato alla sua conversione spirituale."Se non siete felici, se vi manca qualcosa, se cercate pace e serenità - è il suo suggerimento - cercate di conoscere Gesù. E' un consiglio che offro a Mario, ma è lo stesso - ribadisce - che darei a tutti i miei colleghi: invitate Gesù a prendere una tazza di tè con voi, ne sarete felici". Lo juventino Legrottaglie, del resto, si rispecchia nel giovane Balotelli. "Anche io - racconta - non avevo la disciplina per seguire un cammino da persona saggia". "Se non giocavo - ricorda - andavo su tutte le furie, ero presuntuoso. Poi ho iniziato a modificare i miei atteggiamenti e a perdonare, seguendo i consigli della Bibbia, e ho ottenuto i risultati che cercavo". Un lungo cammino, che il giocatore bianconero ripercorre nel suo libro, pubblicato dalla Piemme dopo il grande successo del primo, che ha venduto oltre 100 mila copie. "La conversione mi ha fatto capire - spiega - che l'umiltà precede la gloria. E mi ha dato nuovi stimoli, mi ha fatto mettere maggiore impegno e sacrificio per attendere le occasioni per andare in campo". A sentire Legrottaglie, insomma, Mario Balotelli è avvisato: "La mia missione è di portare una piccola luce - conclude il calciatore in versione predicatore - e, anche se cambiare il mondo è difficile, noi ci vogliamo provare".

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