Mercato chiuso: l'Udinese è la regina delle plusvalenze

Calciomercato
Totò Di Natale è il grande ''acquisto'' dell'Udinese: ad un passo dalla Juventus ha deciso invece di concludere la sua carriera a Udine
Udinese Catania

Ancora una volta il mercato estivo ha detto che l'Udinese è la regina delle plusvalenze: ha speso poco meno di otto milioni per German Denis e il riscatto di Marco Motta. I ricavi, invece, ammontano a oltre 35 milioni di euro

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Per l'Udinese quello che si è appena concluso è stato il mercato più movimentato, ma anche il più tormentato dell'era Pozzo iniziata nel luglio del 1986. Almeno sette-otto giocatori sono stati a lungo oggetto del desiderio di club importanti, Gianpaolo Pozzo ha faticato a trattenere alcuni, in particolare i giovani. Se ne sono andati, invece, quelli che avevano fatto il loro tempo in Friuli, unica eccezione Antonio Candreva, anche se quest'ultimo è stato ceduto al Parma in prestito con diritto di riscatto.

Naturalmente non sono mancati gli investimenti, sono arrivati giovani talentuosi nel rispetto della politica societaria e la squadra affidata a Francesco Guidolin appare, qualitativamente parlando, uguale a quella degli ultimi tre anni, ma più equilibrata. Ancora una volta il mercato estivo ha detto che l'Udinese è la regina delle plusvalenze: ha speso poco meno di otto milioni per German Denis e il riscatto di Marco Motta poi ceduto in prestito alla Juventus, gli acquisti degli attaccanti Matej Vydra e Steva Belleck, dei difensori Pablo Armero e Mehdi Benatia. I ricavi ammontano a oltre 35 milioni: due per Simone Pepe alla Juventus, 9,5 per Gaetano D'Agostino alla Fiorentina, 1,5 per il prestito con diritto di riscatto di Antonio Candreva, 1,35 per quello di Marco Motta, 7,5 per Alexsander Lukovic allo Zenit di San Pietroburgo, 3,5 per le cessioni in comproprietà di Paulo Vitor Barreto e di Simone Masiello al Bari.

Con parte del ricavato la società si appresta a porre solide basi per effettuare importanti investimenti e gli osservatori del club udinese sono già sguinzagliati in mezzo mondo, specie in Sudamerica. Ma è stato soprattutto il mercato che ha coinvolto Totò Di Natale, che il 24 agosto sembrava ormai della Juventus per 7 milioni, per poi voltare le spalle a Madama due giorni dopo, con gioia della piazza friulana. Fino all'ultimo il supermarket Udinese è stato frequentato anche da altri estimatori dei bianconeri, in particolare di Gokhan Inler, richiesto da Napoli, Liverpool, Wolfsburg e infine Inter, ma Gianpaolo Pozzo ha resistito a offerte che sono arrivate fino a 13 milioni.

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