Huntelaar e Arnautovic ritrovano il gol: bidoni o rimpianti?
CalciomercatoQualche dubbio inizierà a sorgere sul serio nei dirigenti di Milan e Inter: si sono liberati troppo in fretta dei due attaccanti? L'olandese e l'austriaco a segno con le rispettive nazionali nelle qualificazioni ad Euro 2012
di Vanni Spinella
Adesso qualche dubbio inizierà a sorgere sul serio, ai responsabili "acquisti e cessioni" delle due milanesi: non è che ce ne siamo liberati con troppa fretta?
Inter e Milan danno un'occhiata alla Bundesliga, una sbirciatina alle partite di qualificazione agli Europei, e si ritrovano ad ammirare gente che, ad agosto, non vedevano l’ora di scaricare. Klaas Jan Huntelaar, il "cacciatore", e Marko Arnautovic, il cacciato (dall’Inter), sono tornati a far parlare di loro: in Germania e in Europa.
Entrambi incompresi dalla Milano calcistica, entrambi emigrati in Germania alla ricerca di riscatto e di miglior fortuna. Entrambi a segno con le rispettive nazionali. Arnautovic è andato in gol con la maglia dell’Austria nel 4-4 con il Belgio, Huntelaar ha fatto addirittura doppietta nel 4-1 rifilato ai connazionali di Ibrahimovic.
Eppure, è passato solo qualche mese da quando Italia e Germania si contendevano preziosi punti per il ranking Uefa a suon di sfide incrociate. Persino Galliani si trovò a dover tifare Inter nella finale di Champions contro il Bayern, in modo da poter difendere la supremazia del campionato italiano sulla mediocre Bundesliga.
Poi arriva l'estate, e sia Inter che Milan si disfano dei loro "gioiellini" senza troppi problemi. Ed è proprio la Germania ad accoglierli a braccia aperte: a dare loro una squadra e una maglia da titolare.
Adesso, dato che nel calcio storie come queste non restano mai incomplete, il cerchio si sta chiudendo.
Arnautovic, che all’Inter si fece notare soltanto quando c'era da far festa, al Werder Brema non ha ancora incantato, ma intanto i suoi numeri dicono "2 gol in 5 partite". Con Mourinho, complice anche il lungo infortunio che non riusciva a smaltire, 5 partite non le ha giocate neanche in allenamento. E ora che Milito, Pandev e persino Suazo cadono a pezzi, forse un posticino accanto ad Eto'o sarebbe riuscito a trovarlo. Impossibile non pensarci.
Huntelaar al Milan non ha fatto male, ad essere onesti. Ma allo Schalke sta facendo ancora meglio. Probabilmente l'unico a salvarsi in una squadra costruita per tornare grande e precipitata in fondo alla classifica senza neanche rendersene conto. L’olandese, in 5 gare di campionato, ha segnato 4 reti: la prima partita gli è servita per ambientarsi al clima tedesco, poi ha infilato un gol dopo l'altro nelle quattro giornate successive.
Ibra al Milan finora ne ha segnati solo due: la provocazione è servita su un piatto d'argento.
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Adesso qualche dubbio inizierà a sorgere sul serio, ai responsabili "acquisti e cessioni" delle due milanesi: non è che ce ne siamo liberati con troppa fretta?
Inter e Milan danno un'occhiata alla Bundesliga, una sbirciatina alle partite di qualificazione agli Europei, e si ritrovano ad ammirare gente che, ad agosto, non vedevano l’ora di scaricare. Klaas Jan Huntelaar, il "cacciatore", e Marko Arnautovic, il cacciato (dall’Inter), sono tornati a far parlare di loro: in Germania e in Europa.
Entrambi incompresi dalla Milano calcistica, entrambi emigrati in Germania alla ricerca di riscatto e di miglior fortuna. Entrambi a segno con le rispettive nazionali. Arnautovic è andato in gol con la maglia dell’Austria nel 4-4 con il Belgio, Huntelaar ha fatto addirittura doppietta nel 4-1 rifilato ai connazionali di Ibrahimovic.
Eppure, è passato solo qualche mese da quando Italia e Germania si contendevano preziosi punti per il ranking Uefa a suon di sfide incrociate. Persino Galliani si trovò a dover tifare Inter nella finale di Champions contro il Bayern, in modo da poter difendere la supremazia del campionato italiano sulla mediocre Bundesliga.
Poi arriva l'estate, e sia Inter che Milan si disfano dei loro "gioiellini" senza troppi problemi. Ed è proprio la Germania ad accoglierli a braccia aperte: a dare loro una squadra e una maglia da titolare.
Adesso, dato che nel calcio storie come queste non restano mai incomplete, il cerchio si sta chiudendo.
Arnautovic, che all’Inter si fece notare soltanto quando c'era da far festa, al Werder Brema non ha ancora incantato, ma intanto i suoi numeri dicono "2 gol in 5 partite". Con Mourinho, complice anche il lungo infortunio che non riusciva a smaltire, 5 partite non le ha giocate neanche in allenamento. E ora che Milito, Pandev e persino Suazo cadono a pezzi, forse un posticino accanto ad Eto'o sarebbe riuscito a trovarlo. Impossibile non pensarci.
Huntelaar al Milan non ha fatto male, ad essere onesti. Ma allo Schalke sta facendo ancora meglio. Probabilmente l'unico a salvarsi in una squadra costruita per tornare grande e precipitata in fondo alla classifica senza neanche rendersene conto. L’olandese, in 5 gare di campionato, ha segnato 4 reti: la prima partita gli è servita per ambientarsi al clima tedesco, poi ha infilato un gol dopo l'altro nelle quattro giornate successive.
Ibra al Milan finora ne ha segnati solo due: la provocazione è servita su un piatto d'argento.
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