Cassano, decisione rinviata. Intanto è derby Milan-Inter

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Antonio Cassano si dispera, ma lui è già nel mirino delle grandi del campionato
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Ancora niente di fatto, il giudizio slitta a mercoledì. Nel frattempo c'è chi ipotizza un futuro rossonero per FantAntonio. L'altra possibilità è l'Inter, in credito con il Real. Una volta rientrati tutti, però, troverebbe poco spazio. L'ALBUM CASSANO

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Ancora niente di fatto, per quanto riguarda il caso-Cassano. Il verdetto slitta ancora una volta, e adesso è previsto per la giornata di mercoledì. L'unica certezza è che FantAntonio non resterà a Genova, tutto il resto sono ipotesi, più o meno verosimili, di mercato.

L'idea più stuzzicante, al momento, è quella di un Cassano rossonero, regalo di Natale da  mettere sotto l'albero: di quelli che non te li aspetti ed invece dentro il pacchetto c'è il dono più bello. Cassano al Milan sarebbe roba da rendere indimenticabile il Natale rossonero.

Delle grandi, dopo che la Juve si è tirata fuori (in maniera cortese ma ferma) rimangono in due. Sia Inter che Milan hanno ottimi rapporti con il Real Madrid. L'Inter addirittura vanta un credito reale visto che la clausola di Mourinho ancora non è stata pagata. Quindi il problema per le due milanesi non sono certo i 5 milioni che poi la Samp dovrebbe dare al Real. Ma, giusto per proseguire con il parallelo, all'Inter una volta rientrati tutti per Cassano ci sarebbe poco spazio, anche se a un giocatore così rinunci sempre controvoglia. Anche al Milan in attacco sembrano tanti, ma c'è sempre l'incognita Ronaldinho.

E questa è la strategia di casa Milan: zitti, leggeri, quasi invisibili, come Babbo Natale che si cala dal camino. Quattro grandi attaccanti per tentare la tripletta. O per garantire almeno quel trofeo che alla festa Galliani ha fatto promettere a Ambrosini e Allegri. Ibra Pato Binho e Fantantonio. Che si rimetterebbe in gioco per l'ennesima volta, in club forte e solido con uno spogliatoio che, quando si tratta di dettare le regole, è peggio di un collegio, con un allenatore che non le manda a dire e con un presidente da sempre innamorato del talento e del bel giuoco. Per ora sembra una favola di Natale, in fondo basta solo crederci.