Giovane è bello: la mappa dei baby talenti in Europa

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La Champions e l'Europa League hanno messo in mostra piccoli campioni, spesso nascosti, pronti a fare il salto di qualità approdando in grandi club per essere promossi da talenti a fuoriclasse. GUARDA LA MAPPA

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di Valerio Spinella

Alderweireld al Milan, van Wolfsfinkel al Napoli, Gareth Bale all'Inter, Lacina Traoré alla Roma, Niccolò Giannetti al Manchester City. No, non si tratta di operazioni di mercato, ma di ragazzini nati dal 1989 in poi che hanno lasciato il segno, entrando nel tabellino dei marcatori, in gare ufficiali delle italiane in Champions ed Europa League nell'ultimo trimestre del 2010. I baby talenti si mettono in evidenza trovando il gol anche quando non sono attaccanti di ruolo. Belli e sfacciati, i nuovi Balotelli seguono l'esempio degli affermatissimi Pato, Bojan Krkic, Thomas Mueller, Theo Walcott, Stevan Jovetic (che annata, l’89...), che hanno già dimostrato di non accusare la pressione delle maggiori competizioni mondiali. E' così che sempre più squadre fanno ricorso alla linea verde.

La scuola più famosa è senza dubbio quella del Barça, il cui settore giovanile, la Masia, sforna a flusso continuo campioni pronti a inserirsi nel meccanismo rodatissimo di Guardiola: lo si è visto nell'ultima partita della fase a gironi di Champions in cui Thiago Alcantara, Fontas, Bartra e Jonathan Dos Santos hanno vissuto da protagonisti il successo sul Rubin Kazan. Ma non c'è solo la cantera blaugrana: in Europa, tradizionalmente, l'Ajax in Olanda e l'Arsenal in Inghilterra rappresentano bacini da cui gli osservatori dei più grandi club attingono sempre con piacere. I vice-campioni d'Europa del Bayern Monaco non sono da meno e schierano un undici ricchissimo di "under-21". Anche Inter e Juventus, facendo di necessità virtù a causa degli infortuni, hanno dato la possibilità a diversi prodotti degli anni Novanta di debuttare in Europa: è stato il caso di Felice Natalino, Joel Obi e Nwankwo per i nerazzurri, Camilleri, Giannetti e Filippo Boniperti per il gruppo di Delneri.

Ma le perle si riproducono anche nei campionati che verrebbe da snobbare, spesso per via di una tradizione calcistica meno forte rispetto ad altre realtà. Attenzione, invece, alla SuperLeague svizzera o al campionato belga: proprio perché leghe meno competitive rispetto alla Serie A, la Premier League o la Bundesliga, è qui che vengono lanciati giovani interessantissimi, che diventano valorosi grazie alla costanza con cui vengono impiegati in un contesto che li confronta con giocatori più esperti. E' nel Bellinzona che il Palermo ha scovato Kasami (classe 1992) e sempre nel campionato elvetico si sta affermando Shaqiri, perno del Basilea sempre frizzante anche in Champions League. E non dimentichiamo che i maggiori colpi di Zamparini provengono dalla Slovenia, campionato di cui si fatica a conoscere squadre differenti dal Maribor, da cui appunto provengono Ilicic e Bacinovic, divenuti nomi noti della Serie A.

Oltre a non perdere di vista le nazioni di cui spesso si hanno poche notizie, diventa interessante avere un occhio di riguardo verso i giovani a cui viene dato spazio, seppur gradualmente, nei principali campionati, senza fossilizzarsi sui soliti nomi. Una mappa dell'Europa può essere utile per varcare i confini nazionali e visitare le altre realtà spiando i prodotti più freschi, dalla Spagna alla Francia, passando per Svizzera, Belgio, Olanda, Germania e Inghilterra.

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