Galliani è in Italia: "Ceduto Dinho il mercato va avanti"

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Festa grande per l'approdo di Ronaldinho al Flamengo
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L'ad rossonero, portata a termine l'operazione per il passaggio di Ronaldinho al Flamengo, non rivela il nome del prossimo colpo del Milan ma non smentisce che nel mirino ci siano un rinforzo per la difesa ed uno per il centrocampo. IL VIDEO

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"La trattativa che ha portato Ronaldinho al Flamengo è stata lunga e complessa, ho detto che cedere Ronaldinho non è cedere un giocatore, ma cedere un'azienda, perché ha mille contratti, mille impegni pubblicitari, ha dietro una società importantissima. E' stata complessa, ma si è conclusa positivamente. Noi non abbiamo risolto il contratto con Ronaldinho, abbiamo ceduto Ronaldinho al Flamengo, che è una cosa un po' diversa. A me piace, perché ha i nostri colori". Sono le parole dell'Amministratore Delegato del Milan, Adriano Galliani, al suo rientro dal Brasile, a Sky Sport24, sulla cessione del brasiliano Ronaldinho.
Il Milan ha guadagnato qualcosa da questa operazione ma Galliani non lo svela. "Il Milan non da dati, non ha mai dato né i dati in acquisto, né i dati in vendita, non faremo un'eccezione per Ronaldinho, diciamo che è stato ceduto a titolo definitivo".

Una cessione che non influisce sul mercato. "No, assolutamente, non influisce in nessun modo. Il mercato va avanti indipendentemente dalla cessione di Ronaldinho. Tutte le squadre si stanno guardando intorno ed il Milan è una di queste, ma non posso creare eccessive illusioni nei nostri tifosi. Abbiamo una squadra che mi sembra ultra competitiva, siamo campioni d'inverno. Vedremo se ci sara' l'occasione di rinforzare i reparti arretrati, se no rimaniamo come sono. Davanti, certamente, ci sentiamo a posto. Anzi, io saro' un po' troppo entusiasta, ma credo che poche squadre al mondo -aggiunge- abbiamo un reparto di questo genere con quattro giocatori come Pato, Ibrahimovic, Robinho e Cassano, oltre ad Inzaghi, che speriamo rientri prima della fine della fine del campionato. Vediamo se dietro riusciamo a fare qualcosa".

Galliani parla poi di Cassano, l'ultimo arrivato in casa rossonera. "Intanto, venerdì presenteremo Cassano, mi ha aspettato, non ha voluto essere presentato fin quando non fossi tornato io. Ho visto le partite, naturalmente, ho visto quella con il Cagliari e sono molto contento per Strasser, perche' l'ho visto giocare bene anche nella partita con l'Udinese. Poi, ho vissuto davanti alla televisione l'altalena di emozioni nel 4-4 incredibile con l'Udinese. Sono felice perche' Pato e' rientrato, ed e' fondamentale per il nostro attacco. Spero che con questi quattro giocatori e l'intramontabile Inzaghi, quando rientrerà, si possa star tranquilli, per quel che riguarda il reparto offensivo". L'ad del Milan in Brasile non si è occupato solo di Ronaldinho. "Se mi fossi occupato di qualcun altro, non lo direi. Se dicessi che non mi sono occupato di nessuno, direi una bugia. Quindi, non confermo e non smentisco -dice con il sorriso-. Ma sono giocatori, eventualmente, sempre per la prossima stagione, perché quasi nessuno fra i brasiliani, a differenza degli argentini, ha il passaporto comunitario. Noi, come quasi tutte le squadre italiane, non possiamo avere giocatori extracomunitari perché il posto lo ha occupato Robinho. I brasiliani sono extracomunitari e come tali inaccessibili a gennaio".

Galliani smentisce poi l'arrivo di Van Bommel. "No, Van Bommel no. E' un giocatore importante, ma ha un'età tale che pensiamo di no". Per la difesa si parla di Ruiz, che costerebbe otto milioni. "Non è un problema di otto milioni. Lo conosciamo bene, conosco bene l'Espanyol, conosco bene il suo allenatore Pochettino, che è molto bravo, ma non possiamo andare avanti a fare tutti i nomi dei calciatori d'Europa. No, comunque no Ruiz".

Il Milan si muove sul mercato ma in silenzio. "Altre mosse? Non ho detto questo, ho detto che vedremo se ci sarà lì un'opportunità che vada bene sul lato tecnico e sul lato economico, magari interverremo, se no rimarremo così. Vediamo, il mercato è fino al 31 gennaio. Credo che in agosto nessuno avrebbe pensato tre giorni prima che sarebbero arrivati Ibrahimovic e Robinho. Non so se la cosa si ripeterà, difficilissimo, però, aspettiamo, vediamo, ci guardiamo in giro e vedremo", aggiunge Galliani che sull'identikit di quello che cerca il Milan glissa: "Se do l'identikit, poi capite chi è il giocatore. C'è qualcuno, ma vedremo".

Le mosse che vengono fatte nella sessione invernale del mercato, non possono cambiare le cose a livello di classifica e di avversarie per lo scudetto. "Se fossero interventi pesantissimi, si. Però, non mi sembra che ci siano movimenti di big che possano cambiare una squadra. Quindi, direi di no. Il campionato dura 38 partite, quindi, cambia di suo, non è che la classifica del girone d'andata sia uguale a quella del girone di ritorno, ma pensare che arrivi un giocatore a gennaio che da solo è capace di far fare un salto di qualità alla squadra, direi di no".
Nessun commento sull'arrivo di Leonardo all'Inter. "Con Leonardo ci siamo parlati e chiariti, ma non parlerò mai di Leonardo allenatore dell'Inter. Un difensore e un centrocampista: si può riassumere così il mercato di gennaio del Milan? Forse...", conclude Galliani.