Inter, Caracciolo nel mirino. "Caldo" lo scambio Kakà-Maicon

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Per Andrea Caracciolo del Brescia potrebbero "bastare" anche 7 milioni, come conferma il procuratore Andrea D'Amico
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LO SCENARIO. Andrea D'Amico, procuratore del bomber bresciano, rivela che per portarlo in nerazzurro "basterebbero" 7 milioni contro i 12 per Luis Fabiano. E Antonio Caliendo confida che dal Real non è escluso l'arrivo dell'ex milanista

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di ALFREDO CORALLO

Non c'è solo il nome di Luis Fabiano tra i papabili attaccanti in cima alla lista del direttore sportivo dell'Inter, Marco Branca. Il brasiliano sarebbe un investimento di non poco conto (12 milioni), ma per Andrea Caracciolo del Brescia potrebbero "bastare", infatti, anche 7 milioni, come conferma il procuratore dell'"Airone", Andrea D'Amico. "Credo che una cifra di questo tipo dovrebbe soddisfare il Brescia - spiega - ma la parola finale, è chiaro, spetta alla società. Se è quello giusto per i nerazzurri? Ritengo di sì, perché ha esperienza nel calcio italiano (tra i primi requisiti per la scelta in corso Vittorio Emanuele, ndr), e poi ha fisico e tecnica". Stesse caratteristiche, in pratica, di Vincenzo Iaquinta, altro suo assistito, e accostato più volte all'Inter. "Ma non penso che la Juve se ne possa privare in questo momento, visti i tanti infortuni".

Tra gli altri concorrenti a un posto vicino a Samuel Eto'o (ma gli interisti si augurano naturalmente un pronto e definitivo ritorno di Diego Milito), c'è David Trezeguet, un altro che la serie A l'ha "masticata" per anni. Del franco-argentino in forza all'Hercules ci ha parlato il suo agente, Antonio Caliendo. "David sta bene in Spagna - ammette - e vuole salvare la sua squadra a suon di gol (ne ha già segnati 9 in Liga, ndr). Certo, se l'Inter dovesse offrire una contropartita adeguata, un paio di giocatori, Muntari e Obi ad esempio, d'accordo con la società se ne potrebbe discutere...".

Caliendo è anche il procuratore di Maicon, più volte indicato come pedina di scambio con Kakà, che sembrerebbe di nuovo in rotta di collisione con il Real Madrid. "E' una  situazione sempre aperta - confida - e con l'acquisizione di Leonardo potrebbe diventare qualcosa di più di un semplice obiettivo,  ma credo che se ne riparlerà più avanti".

E a proposito di Leonardo, sempre Caliendo ammette che un altro dei suoi "clienti", l'ex tecnico del Brasile Dunga, è stato molto vicino a sedere sulla panchina della Beneamata. "Avevano già contattato Leo - riferisce Caliendo - ma Carlos era l'altra scelta possibile, anche se aveva deciso di non ricominciare ad allenare prima del 30 dicembre. Ora lo sta tentando un'altra Nazionale, ma per il momento gli ho consigliato di aspettare qualche mese ancora, dovesse arrivare la chiamata di una grossa società, italiana o spagnola che sia".