Juve: benzina nel motore. Palermo: Pastore? Era incedibile

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Mino Raiola, il re dei procuratori di mercato: fino a ieri ha vissuto giornate meravigliose
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Il giorno dopo la chiusura del mercato è quello delle reazioni a freddo. Il più contento è Raiola, il procuratore: gli affari rossoneri i migliori per qualità/prezzo. Agnelli: felicissimi per Matri. Zamparini: Javier non lo avrei mai venduto, anche se...

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Voci da quel che resta delle bancarelle, il giorno dopo le ultimissime trattative per rinforzare la serie A. Il più felice è probabilmente il procuratore Mino Raiola, che fa i conti in tasca alle due protagoniste di questa sessione invernale, l'Inter e il Milan. "Il mercato dell'Inter è sicuramente più costoso - ha detto entrando nella sede della Lega di serie A a Milano - quindi se si guarda ai soldi i nerazzurri si sono mossi meglio. Se consideriamo invece il rapporto qualità/prezzo allora il mercato dei rossoneri è migliore". Raiola ha poi ribadito che il Milan ha fatto i colpi migliori perché "ha preso i miei giocatori". Viva l'onestà.

Qui Palermo -
Cambio di fronte. Il mercato del Palermo è soprattutto quello che non c'è stato. E' arrivato Paolucci dal Siena, ma soprattutto è rimasto il gioiello Pastore e si aspetta il recupero di Hernandez dall'infortunio. "Ieri mi ha chiamato il manager del Manchester City - racconta ironico il presidente Zamparini - ma io non parlo inglese. Ho chiesto di mandarmi un fax e poi non ho visto più nulla, probabilmente voleva chiedermi qualcosa..... Comunque se mi avesse chiesto Pastore gli avrei detto che è incedibile, anche se però niente è veramente incedibile al mondo. Se lo sceicco vuole fare una pazzia, arrivi e mi faccia la pazzia".

Qui Juventus -
Poi c'è la Juventus, che con l'ultima sessione di calciomercato ha "messo benzina nel motore". Lo ha detto il numero uno bianconero Andrea Agnelli entrando nella sede della lega di A a Milano. Il presidente della Juve ha poi aggiunto, a proposito dell'arrivo di Matri dal Cagliari: "Se sono contento di questo acquisto? Certo". E ci mancherebbe.

Qui Parma -
Aveva spiegato che non c'era bisogno di rinforzare il reparto offensivo del Parma. Poi però è arrivato Amauri. "Ho imparato da Galliani. Lui aveva detto che non comprava giocatori e ne ha presi sei o sette. Imparo da quelli più esperti di me". Così, ironicamente, il presidente Tommaso Ghirardi ha commentato l'acquisto del centravanti brasiliano. Ora Ghirardi spera che Amauri possa rilanciare la squadra. "L'arrivo del giocatore - ha detto entrando nella sede della Lega - nasce dalla necessità di rinforzare la formazione, per dare una grande soddisfazione ai nostri tifosi. Abbiamo bisogno del loro entusiasmo". L'idea di acquistare l'attaccante ex Juventus "ci è venuta la scorsa settimana - ha spiegato Ghirardi -, difficilmente sarebbe arrivato da noi se non doveva rilanciarsi. Noi siamo consapevoli di questo. Però ho sentito un calciatore motivato che ha voglia di tornare ad altissimi livelli. Amauri e' un grande colpo per il Parma, non e' una scommessa".