Ronaldo più di Messi: Berlusconi sogna un Milan stellare
CalciomercatoIl fuoriclasse del Real Madrid è il primo obiettivo del presidente rossonero: giudicato più alla portata dell'argentino, il portoghese sembra essere l'uomo scelto dal Premier che vuole investire cifre importanti per un grande campione
Il Milan può e deve tornare grande anche in Europa con l'acquisto di campioni indiscussi. Silvio Berlusconi, in questi giorni, anche con deputati e senatori appassionati di calcio, è tornato a dipingere un futuro in grande per la sua squadra. E per farlo, sarebbe intenzionato a sborsare cifre importanti pur di acquistare un grande campione. Su chi siano caduti gli occhi del Cavaliere non è un mistero: da tempo ammira la potenza di Cristiano Ronaldo. Un obiettivo più a portata di mano del suo "vero sogno", come lo definisce un parlamentare milanista, del premier: quel Lionel Messi che tutti i presidenti di club vorrebbero.
Difficile però che il Barcellona accetti di privarsi del suo numero dieci. Ma quello che fa brillare gli occhi a deputati e senatori milanisti è la volontà di Berlusconi di far tornare grande il suo Milan e quindi di tornare a spendere. Per mesi, il presidente del Consiglio ha detto che la crisi gli impediva di spendere troppo. Ora questa cautela sembra venir meno. E dietro questo diverso atteggiamento, confidano i fedelissimi, non c'è soltanto la passione per la sua squadra. Qualcuno, forse maliziosamente, ricorda che a breve ci saranno le amministrative che vedono proprio la sfida per il comune di Milano come una di quelle determinanti per dettare la vittoria o la sconfitta del Pdl. Ma vi sarebbero anche ragioni di equilibri interni alla famiglia. "A Marina ha affidato la Mondadori, a Pier Silvio Mediaset e Barbara, anche per ragioni personali, è sempre più vicina alla squadra", confida una persona che conosce bene Berlusconi. Il desiderio di tornare al Milan dei bei tempi, quindi, sarebbe dettato anche dalla volontà di regalare alla figlia una società in grado di competere anche a livello europeo.
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Difficile però che il Barcellona accetti di privarsi del suo numero dieci. Ma quello che fa brillare gli occhi a deputati e senatori milanisti è la volontà di Berlusconi di far tornare grande il suo Milan e quindi di tornare a spendere. Per mesi, il presidente del Consiglio ha detto che la crisi gli impediva di spendere troppo. Ora questa cautela sembra venir meno. E dietro questo diverso atteggiamento, confidano i fedelissimi, non c'è soltanto la passione per la sua squadra. Qualcuno, forse maliziosamente, ricorda che a breve ci saranno le amministrative che vedono proprio la sfida per il comune di Milano come una di quelle determinanti per dettare la vittoria o la sconfitta del Pdl. Ma vi sarebbero anche ragioni di equilibri interni alla famiglia. "A Marina ha affidato la Mondadori, a Pier Silvio Mediaset e Barbara, anche per ragioni personali, è sempre più vicina alla squadra", confida una persona che conosce bene Berlusconi. Il desiderio di tornare al Milan dei bei tempi, quindi, sarebbe dettato anche dalla volontà di regalare alla figlia una società in grado di competere anche a livello europeo.
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