Il capitano del Bologna, in diretta telefonica con il suo portiere ospite a Sky Sport24, lo consiglia: "Se l'Inter vende Julio Cesar allora sì, ma andare lì a fare il secondo sarebbe un errore, ha bisogno di crescere e maturare". IL VIDEO
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Rabbia, urla e capriole: le esultanze pazze della Serie A
"Io all'Inter? Per ora sono il portiere del Bologna saranno le società a decidere il mio futuro". Emiliano Viviano, il portiere del Bologna, intervenuto a Sky Sport 24 per presentare il suo nuovo sito, ha parlato del suo futuro. "Chi non verrebbe all'Inter? Ma da qui ai fatti ce ne passa di strada. Io sono in comproprietà. Fare il secondo a Julio Cesar non è facile. L'idea del sito? Per promuovere la mia immagine e quella del calciatore in generale che a volte non è quella giusta. I giocatori operano anche nel sociale, non pensano solo a macchine e gioielli".
Il Bologna ha fatto un gran campionato, anche in virtù della difficile situazione societaria che ha vissuto: "Ad un certo punto della stagione c'era solo l'allenatore, lo staff e noi, non è stato facile, abbiamo dovuto fare cose che spesso spettano solo alla società. Siamo rimasti sei mesi senza stipendio".
Parlando di Nazionale, Viviano non si sente di dare consigli al ct. "Io non ho mai fatto neppure il mio nome. Di Vaio? Penso sia fuori età, anche se sul campo se la sarebbe meritata. Prandelli però è stato chiarissimo". Dietro la bella stagione del Bologna c'è anche, secondo Marco Di Vaio, "la grande forza morale di questo gruppo, la forza interiore, l'unità di intenti. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario e il vero valore lo abbiamo raggiunto fuori dal campo, pensando tutti come una testa sola e mettendoci a disposizione dell'allenatore, è stata la nostra grande forza".
Innegabile però che Di Vaio, coi suoi gol, e Viviano, con le sue parate, siano stati decisivi. E sul futuro del portiere che potrebbe essere all'Inter, il capitano dei felsinei dice la sua: "Se l'Inter vende Julio Cesar allora sì, ma andare lì a fare il secondo sarebbe un errore, ha bisogno di crescere e maturare ancora e per difendere il suo posto in Nazionale deve giocare".
Se gli avessero detto che la presentazione del suo sito ufficiale sarebbe arrivata il giorno dopo il gol di Marcolini, forse Emiliano Viviano avrebbe rinviato la data. Ma lui non poteva saperlo, la data della messa online era ormai stata concordata e quello che rimarrà uno dei gol (subìti) più incredibili della sua carriera gli servirà come riferimento temporale per questo nuovo passo, extracalcistico ma neanche troppo.
Sono tanti, infatti, i giocatori che usano internet come mezzo di comunicazione per relazionarsi con i tifosi, o semplicemente come archivio personale: da Facebook a Twitter, il calciatore è sempre più presente anche online. Tra i siti ufficiali più cliccati, in Italia ci sono sicuramente quello di Alessandro Del Piero e quello di Francesco Totti. I capitani di Juve e Roma sono però in buona compagnia: da Buffon a Giorgio Chiellini, passando per il capitano del Cesena Giuseppe Colucci, senza dimenticare Fabio Cannavaro e Mario Balotelli, gli italiani sbarcati online curano il loro spazio con puntuali aggiornamenti, video e foto.
All'estero, invece, i siti ufficiali che si distinguono per grafica e cura sono quello del Pallone d'Oro Leo Messi, quello del suo compagno blaugrana Andres Iniesta, che ha portato la Spagna in trionfo nel Mondiale sudafricano, e il portale di CR7, al secolo Cristiano Ronaldo, erede sin dai tempi di Manchester dell'intramontabile David Beckham. Anche lui dotato di un sito, of course.
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"Io all'Inter? Per ora sono il portiere del Bologna saranno le società a decidere il mio futuro". Emiliano Viviano, il portiere del Bologna, intervenuto a Sky Sport 24 per presentare il suo nuovo sito, ha parlato del suo futuro. "Chi non verrebbe all'Inter? Ma da qui ai fatti ce ne passa di strada. Io sono in comproprietà. Fare il secondo a Julio Cesar non è facile. L'idea del sito? Per promuovere la mia immagine e quella del calciatore in generale che a volte non è quella giusta. I giocatori operano anche nel sociale, non pensano solo a macchine e gioielli".
Il Bologna ha fatto un gran campionato, anche in virtù della difficile situazione societaria che ha vissuto: "Ad un certo punto della stagione c'era solo l'allenatore, lo staff e noi, non è stato facile, abbiamo dovuto fare cose che spesso spettano solo alla società. Siamo rimasti sei mesi senza stipendio".
Parlando di Nazionale, Viviano non si sente di dare consigli al ct. "Io non ho mai fatto neppure il mio nome. Di Vaio? Penso sia fuori età, anche se sul campo se la sarebbe meritata. Prandelli però è stato chiarissimo". Dietro la bella stagione del Bologna c'è anche, secondo Marco Di Vaio, "la grande forza morale di questo gruppo, la forza interiore, l'unità di intenti. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario e il vero valore lo abbiamo raggiunto fuori dal campo, pensando tutti come una testa sola e mettendoci a disposizione dell'allenatore, è stata la nostra grande forza".
Innegabile però che Di Vaio, coi suoi gol, e Viviano, con le sue parate, siano stati decisivi. E sul futuro del portiere che potrebbe essere all'Inter, il capitano dei felsinei dice la sua: "Se l'Inter vende Julio Cesar allora sì, ma andare lì a fare il secondo sarebbe un errore, ha bisogno di crescere e maturare ancora e per difendere il suo posto in Nazionale deve giocare".
Se gli avessero detto che la presentazione del suo sito ufficiale sarebbe arrivata il giorno dopo il gol di Marcolini, forse Emiliano Viviano avrebbe rinviato la data. Ma lui non poteva saperlo, la data della messa online era ormai stata concordata e quello che rimarrà uno dei gol (subìti) più incredibili della sua carriera gli servirà come riferimento temporale per questo nuovo passo, extracalcistico ma neanche troppo.
Sono tanti, infatti, i giocatori che usano internet come mezzo di comunicazione per relazionarsi con i tifosi, o semplicemente come archivio personale: da Facebook a Twitter, il calciatore è sempre più presente anche online. Tra i siti ufficiali più cliccati, in Italia ci sono sicuramente quello di Alessandro Del Piero e quello di Francesco Totti. I capitani di Juve e Roma sono però in buona compagnia: da Buffon a Giorgio Chiellini, passando per il capitano del Cesena Giuseppe Colucci, senza dimenticare Fabio Cannavaro e Mario Balotelli, gli italiani sbarcati online curano il loro spazio con puntuali aggiornamenti, video e foto.
All'estero, invece, i siti ufficiali che si distinguono per grafica e cura sono quello del Pallone d'Oro Leo Messi, quello del suo compagno blaugrana Andres Iniesta, che ha portato la Spagna in trionfo nel Mondiale sudafricano, e il portale di CR7, al secolo Cristiano Ronaldo, erede sin dai tempi di Manchester dell'intramontabile David Beckham. Anche lui dotato di un sito, of course.
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