Ufficiale, Mexes rossonero: "Ho firmato per quattro anni"
CalciomercatoIl difensore francese ha confermato a France Football le indiscrezioni che ormai già da qualche tempo lo davano in rossonero: "Sono orgoglioso di essere arrivato in una grandissima squadra". Il giocatore era in scadenza di contratto con la Roma
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Per sette anni si è sentito romano, ma era venuto il momento di cedere alla lunga tentazione del Diavolo. "Posso ufficializzarlo. Sono effettivamente un giocatore del Milan per le prossime quattro stagioni. Sono felice di arrivare in questa squadra, una delle più grandi in Italia e nel mondo. Sono orgoglioso. Soprattutto quando vedo questa nuova maglia con lo scudetto!". Così Philippe Mexes a France Football, in un'intervista da Tolosa, dove il difensore ormai ex romanista sta effettuando la rieducazione dopo l'infortunio al legamento crociato del ginocchio sinistro. Mexes ha anche posato per la prima volta con la maglia rossonera.
Secondo France Football ha firmato per quattro anni con i rossoneri un contratto che prevede 4,5 milioni di euro a stagione più i premi. "Ero libero dal 1 gennaio - racconta - ho preso la decisione di lasciare la Roma in inverno". "Sapevo che il Milan mi seguiva da due o tre stagioni - aggiunge -, c'è stato un avvicinamento reciproco. Le nostre strade dovevano incrociarsi".
Un addio annunciato quello ai giallorossi? "Sono arrivato a Roma nel 2004 - dice Mexes - In una carriera è già raro fare sette stagioni nello stesso club. La Roma ha anche cambiato proprietario. Per loro, come per me, si voltava pagina. Me ne sarei potuto andare anche l'anno scorso, avevo proposto loro di vendermi. Giocavo di meno e mi avrebbe fatto piacere che la società incassasse un'indennità per il trasferimento. Sarebbe stato un modo per restituire un po' di tutto quello che ho avuto - prosegue -. Con la presidente, Rosella Sensi, avevamo un rapporto stretto. Era quasi diventata un'amica. Le ho detto che se non facevo più parte dei loro piani bisognava fare quello che c'era da fare. Lei mi ha risposto che io facevo parte della famiglia e che non si vende un membro della famiglia. Mi ha enormemente emozionato".
"E' vero che per sette anni mi sono sentito romano - confessa ancora Mexes -. La Roma è stata la mia seconda casa. Sono cresciuto con Totti, De Rossi, anche Aquilani, che sono stati più che dei compagni di squadra. 'Checco' (Totti, ndr) è stato uno dei primi a venirmi a trovare dopo l'operazione. Abitavo vicino a casa sua. Fin dal mio arrivo c'è stata una fusione completa con questa squadra. Penso che a loro sia piaciuta la mia sincerità, il mio coinvolgimento, ma anche la mia gioia di vivere. Ma la vita è fatta di scelte. Io ne ho fatta una. Presto sarà un onore e un privilegio indossare i colori del Milan".
Mexes, 29 anni, rivela anche che prima di decidere per il Milan - ("una squadra che coltiva la vittoria. Poche società al mondo possono vantare un palmares del genere") - ha avuto contatti anche con il Real Madrid. "Ma in fondo, c'era veramente il Milan. Ho voglia di restare nel campionato italiano con questa società", una squadra che "gioca nella stessa categoria del Manchester United, del Barcellona o del Real Madrid. E' il Top 5 europeo. Vado per vincere grandi titoli. Ed è anche - aggiunge - il club italiano per eccellenza. Un simbolo, un'identità e un marchio di fabbrica. C'è una collezione di leggende, da Van Basten a Maldini passando per Baresi. E' un onore succedere a stelle come loro. Bisognerà tenersi forte!".
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Per sette anni si è sentito romano, ma era venuto il momento di cedere alla lunga tentazione del Diavolo. "Posso ufficializzarlo. Sono effettivamente un giocatore del Milan per le prossime quattro stagioni. Sono felice di arrivare in questa squadra, una delle più grandi in Italia e nel mondo. Sono orgoglioso. Soprattutto quando vedo questa nuova maglia con lo scudetto!". Così Philippe Mexes a France Football, in un'intervista da Tolosa, dove il difensore ormai ex romanista sta effettuando la rieducazione dopo l'infortunio al legamento crociato del ginocchio sinistro. Mexes ha anche posato per la prima volta con la maglia rossonera.
Secondo France Football ha firmato per quattro anni con i rossoneri un contratto che prevede 4,5 milioni di euro a stagione più i premi. "Ero libero dal 1 gennaio - racconta - ho preso la decisione di lasciare la Roma in inverno". "Sapevo che il Milan mi seguiva da due o tre stagioni - aggiunge -, c'è stato un avvicinamento reciproco. Le nostre strade dovevano incrociarsi".
Un addio annunciato quello ai giallorossi? "Sono arrivato a Roma nel 2004 - dice Mexes - In una carriera è già raro fare sette stagioni nello stesso club. La Roma ha anche cambiato proprietario. Per loro, come per me, si voltava pagina. Me ne sarei potuto andare anche l'anno scorso, avevo proposto loro di vendermi. Giocavo di meno e mi avrebbe fatto piacere che la società incassasse un'indennità per il trasferimento. Sarebbe stato un modo per restituire un po' di tutto quello che ho avuto - prosegue -. Con la presidente, Rosella Sensi, avevamo un rapporto stretto. Era quasi diventata un'amica. Le ho detto che se non facevo più parte dei loro piani bisognava fare quello che c'era da fare. Lei mi ha risposto che io facevo parte della famiglia e che non si vende un membro della famiglia. Mi ha enormemente emozionato".
"E' vero che per sette anni mi sono sentito romano - confessa ancora Mexes -. La Roma è stata la mia seconda casa. Sono cresciuto con Totti, De Rossi, anche Aquilani, che sono stati più che dei compagni di squadra. 'Checco' (Totti, ndr) è stato uno dei primi a venirmi a trovare dopo l'operazione. Abitavo vicino a casa sua. Fin dal mio arrivo c'è stata una fusione completa con questa squadra. Penso che a loro sia piaciuta la mia sincerità, il mio coinvolgimento, ma anche la mia gioia di vivere. Ma la vita è fatta di scelte. Io ne ho fatta una. Presto sarà un onore e un privilegio indossare i colori del Milan".
Mexes, 29 anni, rivela anche che prima di decidere per il Milan - ("una squadra che coltiva la vittoria. Poche società al mondo possono vantare un palmares del genere") - ha avuto contatti anche con il Real Madrid. "Ma in fondo, c'era veramente il Milan. Ho voglia di restare nel campionato italiano con questa società", una squadra che "gioca nella stessa categoria del Manchester United, del Barcellona o del Real Madrid. E' il Top 5 europeo. Vado per vincere grandi titoli. Ed è anche - aggiunge - il club italiano per eccellenza. Un simbolo, un'identità e un marchio di fabbrica. C'è una collezione di leggende, da Van Basten a Maldini passando per Baresi. E' un onore succedere a stelle come loro. Bisognerà tenersi forte!".