Under 21 in vetrina: Spagna e Inghilterra, quanti gioielli

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Chris Smalling e Phil Jones: la coppia del futuro di centrali del Manchester United. (Getty Images)
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Mentre i nostri azzurrini stanno a guardare, in Danimarca si giocano gli Europei di categoria. La Spagna e l'Inghilterra sono superpotenze, con giovani già da grande squadra come Henderson, Mata, Jones. Tanti i nomi interessanti. GUARDA LE FOTO

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di Luciano Cremona

L'Italia di Ferrara è da poco tornata dal Torneo di Tolone con una semifinale e qualche certezza in più. Niente in confronto alle superpotenze Inghilterra e Spagna che si stanno affrontando all'Europeo Under 21 in Danimarca. Dove l'Italia non c'è, eliminata dalla Bielorussia che ci ha negato anche il pass olimpico. Ma basta scorrere le rose di queste due nazioni per capire quanto sia grande il gap tra i nostri azzurrini e i baby giocatori inglesi e spagnoli. Al di là della qualità, sono le presenze con la prima squadra a fare la differenza. Nell'Under di Ferrara sono pochissimi ad avere un posto in Serie A. Spagna e Inghilterra sono composte da una serie di veri e propri veterani dei rispettivi campionati. Ma non sono solo queste due nazioni a mettere in mostra giocatori interessanti. La Svizzera, ma anche la Danimarca sono piene di futuri ottimi giocatori.

Partiamo dalla Spagna. C'è solo l'imbarazzo della scelta. Il portiere è David De Gea, 21 anni, che dall'Atletico Madrid passerà tra poco al Manchester United per circa 20 milioni. Lo chiamano già Van der Gea, perché sostituirà Van der Sar: a Madrid è stato protagonista dei successi in Europa League e Supercoppa Europea. Azpilicueta è titolarissimo nel Marsiglia, Ruiz e Didac Vilà sono sbarcati nel nostro campionato senza riscuotere successo. Ma la Spagna può permettersi di schierare due campioni del mondo veri: Juan Mata e Javi Martinez, presenti in Sudafrica l'anno scorso. Sono giocatori già maturi e con alle spalle molte partite. Bojan Krkic fa addirittura panchina in questa nazionale: gli soffia il posto Adrián, centravanti del Deportivo. Ander Herrera è il centrocampista più di spicco, un piccolo Xavi che ama illuminare il gioco. Attorno a lui, tanti volti noti: Diego Capel, Jeffren e Thiago Alcantara. Under sì, ma ancora per poco. Chi è sul mercato? Herrera ha appena firmato con l'Atheltic Bilbao, Jeffren e Thiago potrebbero chiedere spazio, visto che nel Barcellona è difficile entrare nel giro dei titolari. Mata costa, ma il Valencia è in difficoltà economica: per una cifra alta, potrebbe partire.

Gli inglesi si godono questa piccola nazionale fatta di ragazzi che giocano con costanza in Premier League. La nuova tendenza è che le big investono, e tanto su giovani o giovanissimi inglesi. Il Liverpool ha acquistato per 16 milioni di sterline il centrocampista Jordan Henderson (classe '90), dal Sunderland. Il Manchester United, per la stessa cifra, ha ingaggiato Phil Jones, promettentissimo difensore del Blackburn. Con Smalling, già più di 30 presenze in questa stagione, la difesa dei Red Devils è sistemata per anni. Poi ci sono Jack Rodwell, che ha 20 anni ma ha già quasi cento presenze con l'Everton: chi vuole un difensore che sappia giocare anche a centrocampo, vada a prenderlo, con tanti soldi. Mancienne, da sempre di proprietà del Chelsea, ha appena firmato con l'Amburgo: è il capitano, classe 88, e ha esperienza da vendere. Sturridge costa molto: Ancelotti l'ha lanciato spesso titolare, nel Bolton è esploso con 8 gol in 12 incontri. Se si vuole scommettere, però, bisogna puntare su Nathan Delfouneso: l'Aston Villa aspetta da anni il boom di questo attaccante classe '91, che però per ora promette ma non mantiene.

I padroni di casa della Danimarca hanno in squadra il giocatore più promettente e interessante di tutta la manifestazione. Si tratta di Christian Eriksen, 19 anni, il più giovane convocato agli scorsi Mondiali in Sudafrica. Gioca nell'Ajax, è un trequartista alla Sneijder. In Olanda è titolare fisso e ha vinto il premio di miglior talento del 2011. Sembrava in orbita Milan, che però ha puntato su El Shaarawy. Con Eriksen spiccano lo juventino Sorensen, riconfermato dai bianconeri e il centravanti Nicolai Jorgensen. Fucina di giovani talenti è la Svizzera, composta da quei giocatori che nel 2009 sono diventati campioni del mondo Under 17. Il Basilea deve cercare di tenersi stretto Xherdan Shaqiri, già a segno in Champions contro la Roma, e Granit Xhaka. Cos'hanno in comune? Le origini del Kosovo, l'estro e la fantasia. E il prezzo, sempre più alto. Lo Schalke ci aveva visto lungo l'anno scorso ingaggiando Gavranovic. L'Inter si è visto soffiare dal Wolfsburg il promettentissimo centravanti di origini tunisine, Ben Khalifa. La colonia di "italiani" è folta: Kasami, Berardi, Daprelà e Rossini. A parte il primo, molto probabilmente giocheranno tutti in Serie B la prossima stagione.

Chi cerca un attaccante di sicuro avvenire deve tenere d'occhio l'Ucraina. Andryi Yarmolenko ha già smosso gli osservatori del Milan, su consiglio di Shevchenko. Ostacolo: è extra-comunitario. Altro centravanti molto appetito sul mercato è il ceco Libor Kozak, reduce da un'ottima stagone con la Lazio: il Catania ci sta provando. Perfino l'Islanda ha due pezzi pregiati: l'attaccante dell'Az Kolbeinn Sigthorsson e il centrocampista dell'Hoffenheim Gilfy Sigurdsson: piede vellutato, cecchino su punizione, ha già una valutazione da grande.

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