Inter, Gasperini sempre più vicino. E Moratti ripensa a Leo
CalciomercatoIl rebus dell'estate potrebbe essere giunto alla fine con l'ex tecnico del Genoa pronto a raccogliere l'eredità del brasiliano sulla panchina nerazzurra. Ma poi il presidente dice: "Non è che Leo se ne sia andato, potrei anche richiamarlo...". IL VIDEO
Morattini 2011: guida al Totoallenatori Inter
FOTO: Gli striscioni dei tifosi rossoneri contro Leonardo - La storia e la carriera di Leo
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Al posto della X sul contratto ci sarà un nome, forse già tra poche ore. L'ultimo incontro con Gian Piero Gasperini, dopo quello di lunedì sera con Marco Branca, ha sciolto quasi tutti i dubbi e dato il via al futuro dopo Leonardo. Questa volta era presente anche il presidente Moratti, oltre agli uomini mercato, nonostante le smentite arrivate più che altro per lasciare ancora un po' di tempo ai dettagli, probabilmente anche alle strategie di comunicazione da concordare con l'ormai ex allenatore, almeno fino a prova contraria.
Il quadro, tuttavia, sembra chiarirsi. Contatti intensi con Gasperini, sul quale c'è una valutazione positiva di Moratti. Non c'è una fretta indemoniata per la firma: il campionato è fermo e il presidente vuole pensare a lungo. E, alla fine di una lunghissima giornata, dice: "E' una persona serissima, un ottimo professionista. Ma non ho ancora scelto". A sorpresa, ricorda - imprevedibile e imperscrutabile come sempre - che è sempre Leonardo l'allenatore dell'Inter: "Non è che se ne sia andato via. Gli è stata data l'opportunità di vedere se ci fossero delle opportunità extracalcistiche. Ma in qualsiasi caso, potrei richiamarlo".
Moratti non finisce mai di stupire. Nega l'incontro tra l'Inter e Gasperini, che invece c'è stato. L'allenatore sarebbe felice, in più è libero da vincoli contrattuali e dunque non comporta esborsi clamorosi. Il suo modo di giocare (3-4-3) piace tanto al presidente: stile elegante, schema offensivo, uomo di valore. Per lui contano i fatti e non le parole. Insomma, potrebbe essere la svolta per l'Inter e per un uomo discreto e sobrio come pochi sanno essere nel mondo del calcio. L'ora della verità sarà più che mai illuminante, perché porterà schiarite su più cieli: dall'Italia al Brasile fino alla Francia. Il confronto è stato soddisfacente, anche se Moratti si riserva ancora un po' di tempo per fare la scelta che ritiene più giusta e convincente. L'Inter si è presentata con linee di mercato precise, definite già con Leonardo e puntualizzate nel vertice di martedì sera negli uffici del Presidente, con lo stesso Branca e con Ausilio.
Nessuna follia e Gasperini corrisponde a questa politica societaria. Con l'Inter la pazzia è di casa ma la società sembra aver fatto la sua scelta e ora bisogna solo aspettare l'ufficialità. L'intento di Moratti è legare all'Inter il futuro allenatore con un contratto di un solo anno ma le idee non sono del tutto chiare. Solo ritocchi, nel rispetto del fair play finanziario, qualche cessione alla quale Gasperini non si opporrà, e giocatori che proprio il nuovo allenatore potrà rivitalizzare: Milito su tutti, che conosce molto bene, come Motta, Ranocchia e Kharja ora più vicino alla conferma. Resta da capire se si adatterà alla rosa con la difesa a 4, che permetterebbe a Maicon di giocare nella posizione che preferisce o se passerà a 3 e come verrà accolto dal gruppo, visto che non ha esperienza a grandi livelli. Non risponde esattamente all'identikit che il presidente aveva tracciato, ma ora davanti a tutti, c'è lui.
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Al posto della X sul contratto ci sarà un nome, forse già tra poche ore. L'ultimo incontro con Gian Piero Gasperini, dopo quello di lunedì sera con Marco Branca, ha sciolto quasi tutti i dubbi e dato il via al futuro dopo Leonardo. Questa volta era presente anche il presidente Moratti, oltre agli uomini mercato, nonostante le smentite arrivate più che altro per lasciare ancora un po' di tempo ai dettagli, probabilmente anche alle strategie di comunicazione da concordare con l'ormai ex allenatore, almeno fino a prova contraria.
Il quadro, tuttavia, sembra chiarirsi. Contatti intensi con Gasperini, sul quale c'è una valutazione positiva di Moratti. Non c'è una fretta indemoniata per la firma: il campionato è fermo e il presidente vuole pensare a lungo. E, alla fine di una lunghissima giornata, dice: "E' una persona serissima, un ottimo professionista. Ma non ho ancora scelto". A sorpresa, ricorda - imprevedibile e imperscrutabile come sempre - che è sempre Leonardo l'allenatore dell'Inter: "Non è che se ne sia andato via. Gli è stata data l'opportunità di vedere se ci fossero delle opportunità extracalcistiche. Ma in qualsiasi caso, potrei richiamarlo".
Moratti non finisce mai di stupire. Nega l'incontro tra l'Inter e Gasperini, che invece c'è stato. L'allenatore sarebbe felice, in più è libero da vincoli contrattuali e dunque non comporta esborsi clamorosi. Il suo modo di giocare (3-4-3) piace tanto al presidente: stile elegante, schema offensivo, uomo di valore. Per lui contano i fatti e non le parole. Insomma, potrebbe essere la svolta per l'Inter e per un uomo discreto e sobrio come pochi sanno essere nel mondo del calcio. L'ora della verità sarà più che mai illuminante, perché porterà schiarite su più cieli: dall'Italia al Brasile fino alla Francia. Il confronto è stato soddisfacente, anche se Moratti si riserva ancora un po' di tempo per fare la scelta che ritiene più giusta e convincente. L'Inter si è presentata con linee di mercato precise, definite già con Leonardo e puntualizzate nel vertice di martedì sera negli uffici del Presidente, con lo stesso Branca e con Ausilio.
Nessuna follia e Gasperini corrisponde a questa politica societaria. Con l'Inter la pazzia è di casa ma la società sembra aver fatto la sua scelta e ora bisogna solo aspettare l'ufficialità. L'intento di Moratti è legare all'Inter il futuro allenatore con un contratto di un solo anno ma le idee non sono del tutto chiare. Solo ritocchi, nel rispetto del fair play finanziario, qualche cessione alla quale Gasperini non si opporrà, e giocatori che proprio il nuovo allenatore potrà rivitalizzare: Milito su tutti, che conosce molto bene, come Motta, Ranocchia e Kharja ora più vicino alla conferma. Resta da capire se si adatterà alla rosa con la difesa a 4, che permetterebbe a Maicon di giocare nella posizione che preferisce o se passerà a 3 e come verrà accolto dal gruppo, visto che non ha esperienza a grandi livelli. Non risponde esattamente all'identikit che il presidente aveva tracciato, ma ora davanti a tutti, c'è lui.