Eto'o, i russi offrono 24 milioni. Ma la trattativa è ferma

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L'accordo tra Inter e Anzhi ancora non c'è, ma quasi. Le parti stanno limando la differenza fra richiesta e offerta. Giornata frenetica, col mediatore Tirri che va controcorrente: non sono ottimista, oggi non si chiude. IL VIDEO E LE FOTO

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Il direttore tecnico dell'Inter, Marco Branca, ha pranzato con i dirigenti dell'Anzhi a Milano. Sono le battute finali della trattativa che dovrebbe portare Samuel Eto'o in Daghestan. Le parti stanno limando la differenza fra richieste interiste e offerta russa, che è arrivata a 24 milioni di euro. L'accordo dunque dovrebbe essere ormai vicino. Il colpo di scena arriva però quando Peppino Tirri, uno dei mediatori della trattativa, aggiunge: "In questo momento non sono ottimista. Ci sono diverse cose da sistemare. Non è stato risolto nulla". Tirri ha aggiunto che l'affare per portare Eto'o all'Anzhi è insomma "congelato per adesso". L'agente Fifa ha poi confermato di aver pranzato con il direttore tecnico dell'Inter Marco Branca, e ha specificato che per oggi la trattativa "è chiusa e se ne parla domani".

Sono anche emersi particolari che raccontano le difficoltà di questi due giorni estenuanti di trattative. La delegazione dei russi è apparsa particolarmente nervosa. Si dice che all'Hotel Four Season sia anche stato rotto un bicchiere in un momento di tensione.

La trattativa per portare Eto'o' all'Anzhi era ripresa alla grande questo pomeriggio. Sono arrivati all'hotel Bulgari di Milano due emissari del club russo: all'interno dell'albergo si trovano già Claudio Vigorelli, agente di Eto'o', e Predrag Mijatovic, mediatore della trattativa tra il club del Daghestan e l'Inter. Il fuoriclasse nerazzurro è dunque ancora a Milano: ha atteso questa mattina l'esito della trattativa all'hotel Bulgari assieme al suo agente Claudio Vigorelli, al mediatore Predrag Mijatovic e ai dirigenti dell'Anzhi. Il camerunense ha poi lasciato l'albergo in auto, una jeep nera, poco dopo le 14. Per Eto'o erano previsti oggi gli esami medici a Roma a Villa Stuart. Nella clinica capitolina è in realtà tutto pronto per il suo arrivo, testimonianza che l'affare potrebbe chiudersi in breve tempo

Lo sforzo per trovare un accordo lo stanno davvero facendo tutti. L'Anzhi, L'Inter, ma soprattutto l'autista degli esigentissimi russi che, per comunicare, gira con il vocabolario in macchina. Pensavano di chiudere quelli dell'Anzhi nel terzo incontro di ieri, e forse anche Moratti si aspettava l'epilogo. E invece l'accordo ancora non c'è.

Le tappe: ieri, un martedì frenetico - La delegazione russa era arrivata a mezzogiorno nel solito hotel. Vlado Lemic, Peppino Tirri, e German Ktachenko, il potente rappresentante dell'Anzhi. Improvvisamente era apparso anche Paolillo, per pura coincidenza. Dopo una breve riunione interna, Tkatchenko e soci raggiungevano Claudio Vigorelli, l'agente del camerunese, e Pedrag Mijatovic in un altro albergo. E mentre i famigliari di Eto'o portavano via, una a una, tutte le macchine di famiglia, come se preparassero i bagagli, arrivava finalmente anche Samuel Eto'o, a bordo di una Cinquecento. Non voleva essere ripreso, Samuel, che scendeva e si metteva a studiare il suo futuro. Tanto più che arrivava anche l'avvocato Ziliani, l'uomo che porta con sé, nuovo di zecca, il contratto faraonico. L'ottimismo c'è, l'accordo ancora no. Branca: "A oggi Eto'o è ancora un giocatore dell'Inter...".

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