Diavolo d'un Tevez. Se l'inverno porta bene al Milan

Calciomercato
La maglia rossonera del Man City sembra fatta apposta per Carlito...

Una tradizione nata a gennaio 2007, quando da Madrid arriva Ronaldo. L'anno dopo tocca a Pato, poi a Thiago Silva e a Beckham. Ecco perché sì e perché no all'Apache del Man City. Da giovedì mai così vicino a vestire il rossonero. IL VIDEO

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Carlos Tevez punta a giocare in un grande club. Questo il messaggio dell'iraniano Kia Joorabchian, agente dell'attaccante argentino del Manchester City che giovedì ha avuto un incontro con l'ad del Milan, Adriano Galliani. "Milano è una grande città - ha spiegato Joorabchian, intervistato da Sky nel pomeriggio fuori dal ristorante dove spesso cenano giocatori e dirigenti del Milan -. Ho parlato con Tevez ma non abbiamo discusso di nulla per ora". Il procuratore ha confermato che l'Italia è un campionato allettante per il suo assisito. "Perché no, in italia si gioca un grande calcio, ci sono grandi club", ha detto, ermetico di fronte alle ipotesi di un passaggio al Milan o alla Juventus. "Sono tutti grandi club - ha tagliato corto -. Il Milan è una delle più grandi società al mondo, con una lunga storia, e c'è una possibilità che Carlito vada in una grande squadra".

L'inverno porta bene al Milan - Una tradizione nata a gennaio 2007. Da Madrid arriva Ronaldo. Non è più il Fenomeno dell'Inter, ma con la maglia del Milan riuscirà comunque a segnare qualche gol importante. Il mercato di riparazione, lo chiamano così, ma altro che riparazione in alcuni casi!! Non solo Ronaldo, il mercato invernale del Milan racconta di tanti colpi: 4 Gennaio 2008 Pato è ufficialmente un giocatore del Milan, 22 milioni di euro, questa la cifra per acquistarlo, la cifra più alta mai pagata per un minorenne.

Pato e Thiago Silva dal Brasile - Arriva d'estate, volto e look da ragazzino, con tanto di apparecchio ai denti, ma ancora 17enne deve aspettare il nuovo anno per firmare il suo super contratto col Milan. Soldi ben spesi penseranno poi i tifosi rossoneri… l'inverno, quello del 2008, porta a Milanello un altro brasiliano, quello che poi è diventato il più forte difensore del mondo: Thiago Silva è arrivato a gennaio, tre anni fa, tesserabile ufficialmente solo a partire dalla stagione seguente, a causa della mancanza di posti disponibili per gli extracomunitari, con i nuovi compagni si è aggregato a partire da gennaio 2009.

E quel colpaccio con Beckham - Il 20 dicembre 2008 presentazione degna da star di Hollywood per David Beckham a San Siro: una città intera pronta ad accogliere la 'Spice family' per un Milan che sfrutterà non solo la sua immagine, ma anche qualche gol e giocata, anche una seconda volta, per altri 6 mesi nel gennaio 2010. Il vento freddo a Milanello soffia bene anche nel gennaio 2011 arriva il "nuovo" Cassano protagonista anche lui di un finale di stagione che porterà allo scudetto. E ora? Cosa porterà questo mercato di gennaio? Che sia mister x, y o 'Teve'- z-, si vedrà, ma che qualche big arrivi con il freddo d'inverno è molto probabile.

Perchè sì Tevez - Perchè se uno fa i suoi gol, vuol dire che è un attaccante in grado di fare la differenza ovunque. Può giocare da seconda punta come spalla di Ibrahimovic o anche da centravanti per far rifiatare lo svedese con cui in comune ha grinta, cattiveria sul campo e capacità di trascinare i compagni. Si completa con Pato e anche con Robinho formerebbe una coppia ben assortita. In estate lo volevano la Juve ma soprattutto l'Inter, ecco perchè vederlo con la maglia del Milan rappresenterebbe una grande prova di forza sul mercato. Non solo. Arriverebbe in prestito con diritto di riscatto e questo consentirebbe alla società rossonera di valutarlo per sei mesi come giocatore e come uomo.

Perchè no Tevez - Non può giocare la Champions, ma questo non sarebbe un problema come non lo fu per Cassano lo scorso anno. A preoccupare è il suo carattere difficile. Se non gioca alza la voce. Con Mancini prima della rottura definitiva a Monaco aveva già avuto problemi e anche Batista aveva minacciato di non convocarlo in Coppa America per essersi rifiutato di partecipare a un'amichevole con la nazionale. A spaventare gli estimatori anche le parole di Alex Ferguson. Ad agosto ha raccontato di averlo lasciato andare al City perchè Tevez aveva deciso di voler chiudere la carriera a 30 anni. Va da se che spendere 25 milioni in tutto, tra prestito e riscatto quando Carlitos ne avrebbe quasi 29 sarebbe una follia. A meno che negli ultimi due anni non abbia cambiato idea. Preoccupano anche le sue condizioni fisiche. Non gioca da metà settembre, ecco perchè il Milan vorrebbe chiudere l'operazione al più presto per farlo allenare a Milanello già dalle prossime settimane.

Cronistoria di un giovedì bollente - Quando alle 16.30 di giovedì 24 novembre i suoi procuratori sono usciti dalla sede del Milan, Carlos Tevez non era un giocatore del Milan. Almeno per adesso. Ma ora che per la prima volta c'è stato il contatto, si è preso prepotentemente la pole. Può essere davvero lui il colpo di mercato di gennaio dei rossoneri. Andiamo con ordine. Alle tante voci, hanno fatto seguito i fatti e le prime immagini. Ore 12.30 del giorno dopo la sconfitta contro il Barça: Adriano Galliani arriva sorridente in via Turati. Sa già chi incontrerà poche ore dopo. Qualche foto con i tifosi che lo aspettano fuori dalla sede. Contemporaneamente Kia Joorabchian, agente di Tevez, in compagnia di Vlado Lemic, già intermediario nella trattativa Eto'o, arriva all'aeroporto di Linate. Con un volo da Londra. Insieme all'agente Fifa Giuseppe Riso pranzano da Cova, nel pieno centro di Milano, a pochissime centinaia di metri dalla sede del Milan. Luoghi che Joorabchian conosce bene, erano gli stessi che frequentava quest'estate quando era arrivato a Milano con la delegazione Anzhi.

Il Milan fa dannatamente sul serio... - Puntuali alle 14 e 30 i tre salgono nell'ufficio di Galliani. Due ore di faccia a faccia e una convinzione che cresce: il Milan fa sul serio per Tevez. Nonostante le difficoltà economiche e quelle legate alla formula del trasferimento. 5 milioni di euro per il prestito. 20 per il riscatto. Queste le cifre imposte dal City per avere Tevez. 3,5 milioni di euro per sei mesi al giocatore, le cifre proposte da Galliani invece all'agente dell'argentino. Alle 16 e 30 Joorabchian (giorabcian), lascia dal retro la sede del Milan. E' stato il primo e probabilmente non sarà l'ultimo incontro. Bisogna ancora limare molto, soprattutto capire cosa succede se il Milan dovesse riscattare l'Apache. Ora il suo guadagno, netto, sfonda i 10 milioni di euro, a stagione. Bonus compresi. Il Milan in questo momento non se lo vuole permettere. Ecco perché le parti restano distanti e la trattativa difficile, ma le volontà sembrano comuni. Vedere Tevez in rossonero.

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